Troppo poco,Crisi climatica, incendi, perdita di biodiversità e vertici internazionali, come la Cop29, “deludenti”. Sulla base di questi elementi che il Wwf parla di “bilancio negativo” per l’ambiente nel 2024.
Tra le note positive, “scoperte nuove specie in Africa e Asia e una nuova barriera corallina nel Pacifico, mentre in Europa è approvata la ‘Restoration law’ per rigenerare la natura mentre in Italia crescono le energie rinnovabili e l’alimentazione vegana e vegetariana“. Inoltre l’associazione ricorda i dati di Copernicus (il Servizio climatico europeo) rilanciando che “il 2024 con ogni probabilità sarà ancora una volta il più caldo mai registrato al livello globale con una temperatura media globale che potrebbe superare di oltre 1,5 gradi centigradi i livelli pre-industriali rendendo il 2024 primo anno solare a superare questa soglia simbolica”.
Poche decisioni istituzionali
Sul piano delle decisioni istituzionali “purtroppo sono state poche quelle positive per il Pianeta. I principali vertici internazionali, in cui l’umanità ripone le principali speranze rispetto alle tante e possibili soluzioni globali, hanno fallito di nuovo soprattutto sul fronte degli investimenti, visto che gli strumenti da attuare sono ormai ben noti.
La Cop29 di Baku sul clima si è chiusa con un risultato deludente visto l’aumento molto modesto degli stanziamenti a favore dei Paesi in via di sviluppo”. E “anche la Cop16 sulla biodiversità tenutasi in Colombia ad ottobre ha tradito le attese: i Paesi non hanno trovato un accordo per mettere a disposizione le risorse economiche necessarie a conseguire gli obiettivi di tutela della biodiversità. Vedremo se riusciranno a farlo nel secondo tentativo previsto a febbraio a Roma”.
Le buone notizie
A livello europeo “il Green deal sta perdendo slancio: già ad inizio anno, le numerose manifestazioni degli agricoltori in tutta Europa, hanno portato alla cancellazione di molti degli impegni per la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella Pac 2023-2027″.
Tra le buone notizie alcune “nuove scoperte” come “la colonia di coralli più grande al mondo nelle isole Salomone nell’oceano Pacifico, antica almeno 300 anni e ampia tanto da essere visibile persino dallo spazio.
Nel bacino del Congo in Africa sono state scoperte 742 nuove specie animali e vegetali, 234 nella regione del Mekong in Asia.
In Europa buone notizie per una specie fino a poco tempo fa rarissima, la lince iberica“. E poi “la notizia sul Piano istituzionale internazionale per la natura quest’anno è stata l’adozione del regolamento comunitario sul ripristino della natura, Nature restoration law, che obbliga gli Stati membri a mettere in atto entro il 2030 interventi di restauro degli habitat degradati“.