
Mentre si avvicina la data decisiva del 18 dicembre, sull’incidente probatorio, continuano i colpi a suon di dichiarazioni dei legali delle parti coinvolte: “Aspettiamo con curiosità di vedere se la pubblica accusa o la parte interessata, come è stata molto originalmente definita in questo processo la difesa Stasi, come contrasterà lei o come contrasteranno loro il responso di questa perizi – così il legale di Andrea Sempio, avvocato Liborio Cataliotti, in una dichiarazione alla stampa – Perché oggi tutti dicono che non è la pistola fumante: per me è una pistola d’acqua. Invece, prima del responso veniva venduta come la pistola fumante”.
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Caserma Finanza di Pavia,Giuseppe Sempio,26_09_2025 (ipa)
Le due relazioni sul Dna
La difesa del 37enne presenterà due relazioni sulla traccia di Dna. “La seconda – spiega il legale è proprio per non lasciare nulla al caso e anche per esplorare ogni ipotesi”.
“Una prova che vale zero” contro Andrea Sempio
“Non critico certo la dottoressa Albani, mi facevo forte di un dato giuridico: la Cassazione dice che se il dato non è consolidato giuridicamente vale zero, addirittura meno di un indizio, non è neppure un indizio. Se il dato non è consolidato, non segue le linee guida, non può essere neanche utilizzato probatoriamente a livello di indizio. Quindi – ha spiegato – vale zero quella prova ai fini giuridici nella prospettiva di una accusa ad Andrea Sempio”.
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Palmegiani: perizia è corretta, faremo nostre domande
“Andremo per le lunghe. Stiamo continuando con l’attività, stiamo guardando i vari punti della relazione della professoressa Albani. Per noi è una perizia giusta, corretta. Dobbiamo fare due domande, ma nulla di particolare”. Così Armando Palmegiani, consulente di Andrea Sempio ieri a Roma per un vertice con i suoi avvocati, il consulente Armando Palmegiani, nei laboratori dove lavora la genetista Marina Baldi, parlando ieri con i cronisti.
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Il giallo sullo scontrino continua
“Oggi lo scontrino non è proprio un argomento di conversazione, tenendo conto che, come dico sempre, lo scontrino è vero, quindi non c’è nulla di cui parlare. Domani la Procura dirà che c’è un famoso super testimone che ogni tanto esce. Ovviamente chiamerà il super testimone e poi dovrà anche sequestrare lo scontrino attualmente in possesso di Andrea. Forse non sarà importante per la procura, almeno è una nostra supposizione”, ha aggiunto.
Il cerchio rosso su giovedì 18 dicembre: cosa succederà
Le possibilità che Andrea Sempio e un soggetto “sconosciuto”, non imparentato con lui né con Chiara Poggi, abbiano “contribuito” a generare le tracce genetiche miste e parziali sulle unghie della 26enne uccisa a Garlasco sono da 17 a 2153 volte più probabili rispetto a quelle che a farlo siano stati altri due “ignoti di sesso maschile”, entrambi non imparentati con il commesso di Voghera e con la vittima. Sono i nuovi dettagli emersi dalla relazione dell’incidente probatorio depositata la scorsa settimana dalla perita Denise Albani e che sarà oggetto di discussione il 18 dicembre davanti alla gip di Pavia Daniela Garlaschelli.
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Alberto Stasi (Tg3)
Le 93 pagine di elaborato
Nelle 93 pagine di elaborato Albani ha coniato un acronimo: P.O.I. che sta per ‘persone offese’ o ‘indagate’ (Chiara Poggi e Sempio). Dalle tabelle allegate ai calcoli di biostatistica emerge – riportava l’Ansa – l’importante variazione fra le cifre, a seconda di quale unghia si sta considerando e di quale database degli aplotipi Y viene utilizzato. Su quello che viene definito convenzionalmente come il primo dito della mano sinistra della vittima (in realtà nessuno sa a quale dito corrisponda una determinata unghia) c’è una probabilità “approssimativamente da 17 a 51 volte” in più che Sempio abbia contribuito a generare la traccia.
Le cifre, i numeri, le statistiche sul Dna
“Diciassette volte se i modelli vengono fatti girare sulla banca dati ‘Western Europe – metapopolazione’ con 39.150 profili genetici. Cinquantuno volte per la banca dati mondiale (“Worldwide”) che contiene 349.750 profili. Discorso identico per il primo dito mano destra (convenzionale): l’ipotesi Sempio più uno sconosciuto è 476 volte più probabile sulla banca dati Europea occidentale e fino a 2153 volte più probabile sulla banca dati mondiale”
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Delitto di Chiara Poggi a Garlasco (Rainews.it)
La perizia ha utilizzato il “tool” informatico (consultabile a chiunque) ‘Y-STR Mixture Calculation’ usato nei “casi complessi” e che si basa su questa formula: “La persona X e un altro soggetto non imparentato con X sono la fonte del DNA” contro l’ipotesi per cui “due uomini casuali non imparentati con X nella popolazione di riferimento sono la fonte del DNA”. I numeri – scrive l’ANSA – mostrano anche uno dei paradossi del metodo YHRD (Y-STR Haplotype Reference Database) che sconta, fra varie criticità, le “dimensioni ridotte” delle banche dati: più ci si allontana in “altri continenti, molto distanti dal luogo in cui si sono originati i reperti biologici”, come hanno scritto i consulenti della Procura di Pavia, Carlo Previderè e Pierangela Grignani nel loro elaborato invitando a escludere il confronto con luoghi poco sensati a livello logico per le investigazioni, più il risultato statistico è elevato e aumentano le probabilità.
In questo caso, secondo la perizia, di includere Andrea Sempio.