Sono in corso indagini dei Carabinieri per chiarire se il ragazzo di 13 anni morto nel laghetto artificiale nella zona di Marsciano sia annegato o siano intervenute altre cause.
Il giovane era con amici e adulti nella località di Pieve Caina, nel marscianese, per una scampagnata, per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Il gruppo di studenti frequentavano la terza media dell’istituto comprensivo Pascoli di Perugia, città della quale era originario anche l’adolescente che ha perso la vita dopo essersi tuffato.
Ad accompagnare il gruppo, composto da una trentina di ragazzini, c’erano anche diversi genitori. Dopo la grigliata per il pranzo, alcuni dei giovani presenti avrebbero deciso di fare il bagno ma uno di loro non è più riemerso.
Appena scattato l’allarme sono iniziate le ricerche nella zona, anche con l’aiuto di un drone e dell’elicottero. A trovare il corpo del 13enne, intorno alle 20.00, ad una profondità di quattro metri circa, è stata una squadra del nucleo sommozzatori arrivata da Ancona.
A chiarire le cause della morte sarà l’autopsia disposta per venerdì dalla procura di Spoleto. Secondo le prime indiscrezioni, dalle testimonianze raccolte sembrerebbe che il ragazzo non sapesse nuotare e non è chiaro è fosse da solo in acqua o meno.