La borsa di Milano prima della decisione della Bce e della conferenza stampa della presidente Lagarde saliva di mezzo punto percentuale, ha chiuso in rialzo dello 0,95%.
Nel resto d’Europa Francoforte +0,45, Parigi +0,42%, Londra +0,50%.
Dopo l’annuncio e la conferenza stampa sono saliti i titoli delle banche, molto pesanti a Piazza Affari: +2,13% per l’indice Ftse Italia All Share Banks, più favorito da tassi alti. Sono scese dello 0,38 le utilities, più invece penalizzate da interessi elevati.
A pesare sono le mancate indicazioni da parte della presidente Lagarde su ulteriori tagli durante l’anno e la revisione al rialzo delle proiezioni di inflazione da parte della Bce rispetto alle proiezioni elaborate a marzo, in modo particolare per il 2025, da 2 a 2,2%.
Sul fronte dei titoli di Stato, salgono i rendimenti: +5 punti base per quello del Btp italiano decennale, è al 3,86%, lo spread con il Bund tedesco è stabile a quota 132 punti base (+1).
L’euro si rafforza leggermente contro il dollaro, vale 1,0883 dollari (+0,13%). Negli Stati Uniti quasi invariato l’indice S&P500 (-0,08%) dopo il record di ieri. Scende dalla vetta Nvidia (-1,56%), che ieri aveva sfondato il tetto dei 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.
A Piazza Affari in evidenza Iveco, +3,78%, dopo l’indiscrezione di stampa secondo cui Leonardo (-0,25%) starebbe preparando un’offerta per Iveco Defence Vehicles, la divisione dei veicoli corazzati e per la difesa di Iveco.