La reazione agli annunci della Bce si è vista soprattutto sul fronte dei titoli di Stato, probabilmente perché
La presidente Lagarde non ha lasciato intravedere la possibilità di nuovi tagli. Il rendimento del Btp italiano decennale sale di 10 punti base, al 3,56%. Lo spread con il Bund tedesco si allarga però solo di due punti base, a quota 87.
Sui mercati azionari invece le reazioni sono miste. La borsa di Milano chiude in lieve calo (-0,23%), nonostante le voci su un avvicinamento nelle trattative sui dazi. Negativa anche Parigi, svetta invece Madrid (+1,40%).
A fare la differenza sono stati i conti trimestrali. A Piazza Affari hanno penalizzato Moncler, -5,84%: -13% per l’utile operativo nel primo semestre. E soprattutto StMicroelectronics, -16,63%. Nel secondo trimestre i ricavi sono scesi del 14,4% rispetto a un anno prima. E il risultato netto è stato negativo per 97 milioni di dollari, rispetto all’utile di 353 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno.
Anche a Wall Street, dove l’S&P 500 segna +0,24%, pesano le trimestrali.
I conti deludenti affossano Tesla, -9% oggi per il titolo. La casa automobilistica fra aprile e giugno ha visto i ricavi scendere del 12% a 22,5 miliardi e l’utile del 16% a meno di 1,2 miliardi.
Mentre Alphabet,+2%, corre non solo per i risultati ma perché ha aumentato la spesa per investimenti: 85 miliardi di dollari per l’intero anno, soprattutto per la crescita di quelli nell’intelligenza artificiale.
Tra le reazioni più nette al possibile accordo sui dazi Usa-Ue c’è quella del prezzo del petrolio. Sia il Brent che il Wti americano salgono di circa l’1%.