I dati macroeconomici sono al centro della giornata delle borse. Gli investitori hanno guardato soprattutto ai prezzi alla produzione negli Stati Uniti. A luglio c’era stato un balzo, +3,3% su base annuale. Mentre ad agosto, a sorpresa, c’è stato un rallentamento: +2,6% su base annuale e -0,1% su base mensile.
Non si vede dunque ancora l’effetto dei dazi sull’inflazione. Domani ci sarà il dato sui prezzi al consumo negli Stati Uniti. Intanto le borse festeggiano. A New York nuovo massimo storico per l’indice S&P 500, +0,51%. Negativo il Dow Jones (-0,43%), su cui pesa il -3% di Apple, il giorno dopo la presentazione dei nuovi iPhone. Sul Nasdaq (+0,42%) il protagonista è Oracle, +42%. La società tecnologica ha comunicato di aspettarsi che i ricavi da cloud saliranno dagli attuali 20 miliardi di dollari a 144 miliardi nel 2030, grazie alla crescita dell’intelligenza artificiale.
Intanto borse europee poco mosse: Milano +0,12%. Si distingue Madrid, spinta dal +6,38% di Inditex, casa madre di Zara e altri marchi di abbigliamento, che ha pubblicato una trimestrale che ha mostrato segni di resistenza in un contesto difficile.
A Piazza Affari migliori titoli Leonardo (+2,41%), settore difesa, e Saipem (+2,36%), che ha annunciato un contratto da un miliardo e mezzo di euro in Turchia per lo sviluppo di un giacimento di gas offshore. Nexi -9,45% dopo il taglio del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Barclays.
Il petrolio Brent è a quota 67,63 dollari al barile (+1,80%) dopo l’attacco di ieri di Israele in Qatar contro i negoziatori di Hamas e dopo l’abbattimento di droni russi sul territorio polacco.