
Gli indici europei sono peggiorate nel corso della giornata. Milano, a lungo positiva, chiude a -0,29% e scende appena sotto i 44mila punti. Hanno fatto peggio Francoforte (-0,70%) e Londra (-0,69%).
Scendono tutti i titoli del settore della Difesa, oggi come ieri, dopo che il cancelliere tedesco Merz e il presidente degli stati Uniti Trump hanno parlato di un accordo a portata di mano sulla tregua in Ucraina. A Milano Leonardo è scesa del 3,90%, a Francoforte -4,54% per Rheinmetall, già ieri in netta contrazione.
In evidenza Stellantis, quasi invariata dopo che la Commissione europea ha cancellato il divieto alle auto con motore a combustione interna a partire dal 2035.
Anche a Wall Street gli indici sono peggiorati nel corso del pomeriggio. L’S&P 500 segna -0,54%, il Nasdaq dei titoli tecnologici -0,20%.
Oggi è stato pubblicato un dato molto atteso: l’occupazione negli Stati Uniti. I posti di lavoro non agricoli sono cresciuti di 64mila unità, sopra le attese di 50mila. A ottobre erano scesi di 105mila unità. Numeri che non hanno cambiato le probabilità sulle prossime mosse della Fed, la banca centrale statunitense.
Tra le materie prime continua la discesa del prezzo del petrolio. Il Brent è scambiato a 59,1 dollari al barile, -2,4% rispetto a ieri e -18% negli ultimi sei mesi. Gli investitori stanno mettendo in conto un minor rischio geopolitico legato a un possibile accordo di pace in Ucraina. Il mercato del petrolio, inoltre, è sotto pressione perché l’Opec + ha rapidamente incrementato la produzione dopo anni di tagli alla produzione.