Piazza Affari riprende dopo tre giorni di chiusura. E apre poco mossa, +0,22%, in linea con il resto d’Europa (Eurostoxx 50 +0,13%). Siamo quasi a fine anno. Il bilancio parziale è del +11% per l’indice di Milano; hanno fatto meglio Francoforte (+18%) e Madrid (+13%), peggio Londra (+5%) e Parigi, che con il -3,5% è l’unico listino negativo in Europa.
Negli Stati Uniti ieri ci sono state contrattazioni, con variazioni degli indici quasi nulle. Siamo comunque nel cosiddetto Santa Claus Rally, l’accelerazione che spesso connota gli ultimi giorni dell’anno. Il Nasdaq dei tecnologici in particolare segna questa settimana +2,3% e nell’anno +33%, trainato dalle cosiddette magnifiche 7, a partire dal +182% di Nvidia.
Il colosso dei chip fa parlare di sé oggi perché è entrata in un nuovo round di finanziamenti da 6 miliardi di dollari per xAi, la società dell’intelligenza artificiale di Elon Musk, che ora vale 45 miliardi di dollari.
Oggi in evidenza soprattutto il Giappone, perché il nuovo governo ha presentato una manovra di bilancio molto espansiva, equivalente a circa 700 miliardi di euro. La crescita della spesa si deve al welfare e alla Difesa. La borsa di Tokyo oggi reagisce salendo dell’1,77%.
Tra le materie prime occhi sul gas: sulla piazza Ttf di Amsterdam viaggia in netto rialzo sopra i 47 euro per megawattora, con un incremento del 2,9% rispetto a ieri e del 16% rispetto al picco negativo del mese, di lunedì 16 dicembre. Sembrano incidere alle notizie che arrivano sulla fornitura in Europa da parte della Russia. È «impossibile firmare un nuovo accordo sul transito di gas in Ucraina. Per quest’anno non c’è più tempo». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin alle agenzie di stampa del Paese, aggiungendo che la Russia è pronta a «fornire gas a qualsiasi cliente, ma una causa legale in Ucraina lo rende impossibile».