Tanti auguri a Pippo Baudo che compie 88 anni. Il conduttore, che ha spaziato in tutti i generi, è stato recentemente ospite di Massimo Giletti di “La tv fa 70”, il programma su Rai 1 per festeggiare i 70 anni della tv italiana, perché della Tv lui è stato un pilastro, un innovatore, un ideatore e resta un punto di riferimento per pubblico e colleghi.
“L’ho inventato io”, il celebre slogan-gag per scherzare riguardo al suo importante ruolo di pigmalione, e l’aggettivo “Baudiano” (presente nell’enciclopedia Treccani: “Proprio del suo stile e della sua maniera di condurre spettacoli televisivi”) ricordano e definiscono il peso che ha avuto Pippo nella storia del piccolo schermo.
Oggi il conduttore festeggia 88 anni, di cui molti passati in Tv, “la sua casa”, come ha spesso detto. Ci sono orari “baudiani” e c’è un’era “baudiana” di Sanremo, Festival che, ai tempi delle sue conduzioni (ben tredici), veniva rinominato come “kermesse baudiana”.
Le cifre della Tv “baudiana” riassumono oltre mezzo secolo di carriera televisiva, ripercorsa nel film “Pippo Baudo, la cultura si fa spettacolo” di Enrico Salvatori, che sarà in onda venerdì 7 giugno alle 15.00 su Rai Storia per celebrare il suo compleanno.
Centinaia di appuntamenti con “Domenica in”, dieci spettacoli della “Lotteria Italia”, migliaia di serate di quiz. Impossibile ricordare tutti i suoi ospiti, da Rita Levi-Montalcini a Federico Fellini, passando anche per Jane Fonda, alla quale dà anche uno storico bacio a stampo.
Il colpo di fulmine con la telecamera arriva nel 1954, quando parte dalla Sicilia per festeggiare Trieste italiana. L’esordio davanti all’obiettivo non è però come conduttore ma come pianista, nel varietà “La conchiglia d’oro” condotto da Enzo Tortora. Baudo infatti, prima di trasferirsi a Roma, ha studiato sia Giurisprudenza, sia pianoforte, sognando anche di diventare direttore d’orchestra.
Nel 1968 il suo primo Festival di Sanremo. Nel 1986 il matrimonio con la soprano Katia Ricciarelli, da cui divorzia nel 2004.
Dalla Rai se ne è andato due volte, ma per ritornare. Ha aperto gli anni 2000 conducendo il Capodanno del nuovo secolo su Rai3 ed è stato il padrone di casa per i 50 anni di televisione italiana nel 2003.