Il governo non ci sta e sul progetto del Ponte sullo Stretto vuole andare avanti, anche alzando i toni con la Corte dei Conti, che ieri ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sull’opera.
La premier ha convocato una riunione a palazzo Chigi, parlando di “atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento”. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha ribadito il concetto, definendo la decisione “un’immotivata invasione”; mentre il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al Corriere della sera dice: “Credo che dobbiamo prenderci la responsabilità di riapprovare il progetto prima in Cdm e poi in Parlamento. Certo: qui ci sono in ballo miliardi, ci sono in ballo centinaia di migliaia di posti di lavoro e migliaia di aziende pronte a partire. Fermarci è un’assurdità” spiega Salvini nell’intervista. “Il vicepremier e ministro è determinato” è stato poi sottolineato in una nota del Mit. Alla riunione a Chigi partecipa in videocollegamento anche l’altro vicepremier, Antonio Tajani, impegnato in una missione istituzionale in Africa.
Corte dei Conti: valutati profili giuridici, critiche siano rispettose dell’operato dei magistrati
“Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica, la cui tutela è demandata dalla Costituzione alla Corte dei Conti. Le sentenze e le deliberazioni della Corte dei conti non sono certamente sottratte alla critica che, tuttavia, deve svolgersi in un contesto di rispetto per l’operato dei magistrati”. Lo sottolinea in una nota la Corte dei Conti.
Il commento della premier: “Ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo”
“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer” ha commentato la premier, Giorgia Meloni, a proposito della sentenza dei magistrati contabili.
Zaia: “La Corte dei Conti interviene nello spazio che le è proprio”
Il nodo del Ponte sullo Stretto “va affrontato da un punto di vista tecnico-legale, è già capitato e non sarà neanche l’ultima volta che la Corte dei Conti o qualche altra estensione dello Stato interviene nello spazio che gli è riconosciuto. Poi c’è il governo che risponderà. fondamentale dire che si va avanti” ha detto invece il governatore del Veneto, Luca Zaia, a margine del Consiglio federale della Lega. Interpellato sulla maggioranza che si scaglia contro i giudici, Zaia risponde: “Non è la prima volta e non sarà l’ultima” che accade una cosa del genere, “a me personalmente è capitato con opere in Veneto. Si tratterà di capire se il governo deciderà di impugnare o modificare il provvedimento”. Se si tratta di un’invasione di campo, come sostiene la premier Giorgia Meloni? “Io non conosco il provvedimento, mi sembra di capire che se si arriva ad una impugnativa di questo genere, tra gli interlocutori non ci sia stato dialogo”.
Anm: con la riforma Corte Conti governo vuole giudici asserviti
“La Corte dei Conti viene attaccata per avere svolto la funzione che le attribuisce la legge a tutela delle risorse pubbliche. Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla reale motivazione della riforma costituzionale della magistratura e su quella della Corte dei Conti, ci ha pensato la premier ad eliminare ogni dubbio: i giudici vanno bene solo se decidono come vuole il governo, con buona pace della separazione dei poteri. Questa insofferenza rispetto al controllo di legalità è un segnale preoccupante” ha commentato il segretario generale dell’Anm, Rocco Maruotti.
La reazione dell’Ad della società
“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto” ha commentato, ieri sera, l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. “Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte” ha detto Ciucci. “Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”.
Schlein: “Gravi parole su Corte conti svelano obiettivo Meloni”
“Meloni, con le sue gravi affermazioni contro la Corte dei Conti, chiarisce il vero obiettivo della riforma costituzionale. Non è una riforma che serve a migliorare la giustizia, né serve agli italiani. Serve a questo governo per avere le mani libere e mettersi al di sopra delle leggi e della Costituzione” ha commentato la segretaria del Pd Elly Schlein dopo il commento della premier sulla decisione dei magistrati contabili.
