
Da porta San Paolo a San Giovanni, passando per il Colosseo, a Roma, il corteo “contro l’economia di guerra e per la Palestina libera”. In testa, tra gli altri, a sfilare anche i vigili del fuoco e, dietro a un cordone, l’attivista Greta Thunberg e la relatrice Onu Francesca Albanese che avevano partecipato a un’assemblea organizzata all’Università di Roma Tre. Dal camion che precede la manifestazione, al megafono i partecipanti scandiscono: “Meloni, dimissioni”. Sulla divisa alcuni vigili del fuoco hanno il simbolo della bandiera palestinese. Tanti i volti del movimento Pro Pal presenti. Da Greta Thunberg a Moni Ovadia, dalla portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, agli attivisti Thiago Avila e Vincenzo Follone. Numerosi i rappresentanti dei vigili del fuoco e su uno striscione che reggono in molti si legge: “Contro la finanziaria di guerra e il governo Meloni. Palestina libera – Rompere con Israele”. Albanese, parlando con i cronisti, ha detto: “Sono molto felice di esserci in qualità di relatrice speciale delle Nazioni Unite, ma anche come italiana ed europea”. La mobilitazione è stata promossa Usb e altri sindacati di base. Il corteo per le vie di Roma, anche con cori contro i giornalisti. L’attivista svedese riprende divertita fotografi e video operatori accalcati per immortalarla. La manifestazione, convocata dopo lo sciopero generale di venerdì, ribadisce le posizioni dei promotori contro le politiche di riarmo e il coinvolgimento italiano nei conflitti. Gli organizzatori denunciano la ”complicità dell’Italia con Israele” e parlano di ”genocidio in Palestina”, chiedendo lo stop alle forniture militari.
La partenza della manifestazione nazionale pro Palestina a Milano i (ansa)
A Milano, il murale “Human Shields” (Scudi Umani) dell’artista AleXsandro Palombo, che ritrae Greta Thunberg e Francesca Albanese nell’abbraccio di un miliziano di Hamas, è riapparso questa mattina in Piazza XXIV Maggio, nel cuore di Milano, epicentro del raduno da cui ha preso il via la manifestazione pro-Palestina, con direzione piazza Fontana, alla spalle di piazza del Duomo. L’opera, già esposta a Roma davanti alla Stazione Termini e vandalizzata nel giro di poche ore da militanti pro-Pal prima della mobilitazione nazionale, riappare a Milano come segno di resistenza e invito alla riflessione sulle derive estremiste dell’attivismo e su chi ricorre a violenza e censura per tentare di silenziare l’arte e imporre una narrazione univoca. Palombo ha scelto di collocarla nel cuore del raduno, sottolineando il valore dell’arte come spazio di confronto e dialogo. “Ma quale pace, la strage in Palestina continua tutti i giorni” e “lottare contro l’economia di guerra significa lottare anche per la Palestina” sono tra gli slogan che hanno animato il corteo Pro Palestina a Milano in occasione della Giornata internazionale in solidarietà al popolo palestinese.