I dati raccolti dallo studio evidenziano che una parte degli uomini italiani ha sperimentato esperienze di apprezzamenti indesiderati e stalking, sebbene con frequenze variabili.
Per quanto riguarda gli apprezzamenti pesanti ricevuti da una donna: il 55,3% degli uomini dichiara di non averne mai ricevuti, mentre il 44,7% dice di essersi trovato in questa situazione.
Se si considera invece la frequenza di apprezzamenti pesanti provenienti da altri uomini, la quota di chi non ne ha mai ricevuti sale al 68,6%.
Per quanto riguarda il fenomeno dello stalking, il 77,6% degli uomini dichiara di non averlo mai subìto da parte di una donna, mentre il 16,3% riferisce di aver avuto almeno un’esperienza di questo tipo. Il 5% afferma di aver vissuto episodi ricorrenti, mentre l’1,1% riporta di essere vittima abituale (in totale: 22,4%).
Se si analizzano invece gli episodi di stalking perpetrati da altri uomini, la percentuale di chi non ne ha mai avuto esperienza sale all’80,7%. Il 13% ha subìto stalking qualche volta, il 4,9% frequentemente e l’1,4% con regolarità (in totale: 19,3%).
Oltre il 35% degli uomini ha avuto paura di propria aggressività
Il 50,5% degli uomini italiani dichiara di non aver mai provato timore rispetto alla propria aggressività, mentre una quota considerevole, pari al 35,2%, riferisce di averne avuto paura almeno una volta o qualche volta, segnalando una certa consapevolezza dell’impatto del proprio comportamento.
Questi dati si inseriscono in un quadro più ampio, che considera la mascolinità come una costruzione sociale in costante evoluzione. In questo senso, il riconoscimento della paura della propria aggressività da parte di alcuni uomini potrebbe indicare un cambiamento nelle norme tradizionali di genere, favorendo una maggiore riflessività e apertura verso il riconoscimento della necessità di una gestione consapevole delle emozioni.
Senso di confusione e incertezza per il 46,9% degli uomini
Rimanendo sull’animo maschile, quasi metà degli uomini italiani (46,9%) percepisce un senso di confusione e di incertezza rispetto al proprio ruolo come uomo nella società contemporanea (il 31,3% qualche volta; il 13,3% spesso; il 2,3% sempre).
Un terzo degli intervistati (33%) mantiene una posizione neutrale rispetto i nuovi canoni estetici maschili proposti dalla società moderna, allo stesso tempo emerge una differenza numerica tra chi le accoglie positivamente (27,5%) e chi, invece, le percepisce con diffidenza (39,5%). La ridefinizione dei ruoli di genere solleva interrogativi sulla capacità di adattamento della popolazione maschile a queste trasformazioni.
Oltre metà dei ragazzi usa app incontri online
La maggioranza degli uomini italiani (67,3%) dichiara di non aver mai utilizzato le piattaforme online per incontri, mentre il 33,7% riferisce di averle usate. L’uso di app di incontri risulta però molto diffuso tra i giovani: le utilizza il 51,8% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni.
I dati evidenziano una percezione ambivalente riguardo all’influenza della pornografia sulla costruzione degli standard sessuali maschili.
Da un lato, una parte consistente degli uomini riconosce il ruolo significativo di questi contenuti nel modellare aspettative sulla sessualità maschile spesso irraggiungibili (51,7%); dall’altro, vi è una quota non trascurabile di individui che minimizza tale impatto (48,3%).
Una relazione di coppia stabile è l’ obiettivo per 74,9% uomini
Bene single ma l’obiettivo resta la vita di coppia. Sempre secondo lo studio in questione, il 45,7% degli uomini si sente più a proprio agio in coppia che da single, mentre sono più gli uomini, il 54,3%, che affermano di sentirsi a loro agio più da single che in coppia. Nonostante ciò, avere una relazione di coppia stabile è un obiettivo importante per il 74,9% degli uomini e, similmente, avere figli è un obiettivo di rilievo per il 66,9%.
L’aspetto esteriore viene percepito come un fattore rilevante per il successo nella vita sentimentale (60,4%). Sentirsi a proprio agio per il numero di partner sessuali avuti è una condizione condivisa dalla maggioranza degli uomini, il 57,4%; tuttavia, rimane un 42,6% che si sente a disagio almeno in parte, segnalando che il tema può rappresentare per molti una fonte di insicurezza.
L’esperienza del sentirsi fisicamente inadeguati davanti a un rifiuto sentimentale o sessuale colpisce un buon 35,3% degli uomini. La percezione di comfort nel rispettare ruoli tradizionali di genere è elevata: il 70,6% si sente a proprio agio nell’assumere ruoli come proteggere e dare sostegno in una relazione con una donna, mentre non è così per il 29,4% degli uomini. D’altra parte, il 48,4% degli uomini afferma che non potrebbe mai perdonare un tradimento, cui si aggiunge il 30,4% che sarebbe poco disposto a farlo per un totale del 78,8%.
Fare il primo passo nel manifestare interesse verso l’eventuale partner è una ”regola” ritenuta poco attuale (63%); circa uno su quattro (26,4%) ritiene l’uomo naturalmente poligamo. Gli uomini paiono piuttosto convinti di essere giudicati delle donne sulla base del proprio successo professionale/economico (63,5%) e dell’aspetto fisico (66,3%).
Chirurgia estetica per 15% uomini italiani
Il 15,3% degli uomini ammette di essersi sottoposto alla chirurgia estetica: il 10,6% una volta, il 3,7% due volte, l’1% tre volte o più. La fascia d’età nella quale troviamo più uomini che si sono sottoposti ad interventi di chirurgia estetica è quella dei 35-44enni (circa il 20%; 1 su 5).
Gli interventi più frequenti sono la rinoplastica (23,1%), poi il trapianto di capelli (19,9%), la liposuzione (14,7%) ed il lifting (14,7%). Meno diffusi addominoplastica (10,9%), ginecomastia (10,9%), otoplastica (8,3%) e blefaroplastica (7,7%). Il 30,8% degli uomini che sono ricorsi alla chirurgia riferisce, inoltre, di essersi sottoposto ad altri tipi di interventi.
Il 63% degli uomini in Italia è soddisfatto del proprio aspetto fisico
Più della metà degli uomini si ritiene soddisfatto del proprio aspetto, ma posti di fronte all’ipotesi di assumere steroidi anabolizzanti per raggiungere la forma fisica ideale, il 18,5% di soggetti si dice favorevole all’idea. Un uomo intervistato su 5 (20,9%) afferma di praticare regolarmente esercizio fisico, uno su 4 lo fa spesso (24,3%), un terzo qualche volta (34,3%); un altro quinto non fa mai esercizio fisico.
Il campione si caratterizza per abitudini eterogenee; tuttavia, meno della metà pratica attività fisica con una certa frequenza e non sono pochi coloro che ammettono di non farlo mai.
La cura del viso con prodotti specifici (skin-care, anti-age) riguarda una metà degli uomini (49,1%): il 6,1% la pratica regolarmente, l’11,8% spesso, il 31,2% qualche volta, mentre l’altra metà mai (50,9%). Valori simili si registrano per la depilazione (46,7%).
Un terzo del campione (32,8%) afferma di spendere in media tra 10 e 50 euro al mese per la cura del proprio aspetto (cosmetici, barbiere, depilazione, trattamenti, ecc.), il 26,6% tra i 51 ed i 100 euro, il 22,1% stima la propria spesa media mensile addirittura al di sotto dei 10 euro, il 14,4% tra i 101 ed i 300 euro, il 4% oltre i 300 euro. Più della metà degli uomini dichiara dunque di spendere non più di 100 euro al mese per la cura del proprio aspetto esteriore (59,4%).