“Sono stato bocciato”: si apre con queste parole, pronunciate da un ragazzo autistico, il video diffuso sui social dalla cooperativa Logos e dall’associazione Autisticamente APS, che accompagna una toccante lettera scritta dalla madre. Una testimonianza intensa che racconta la bocciatura del figlio al terzo anno di un istituto con sede in un paese della provincia di Taranto che sta suscitando sconcerto e solidarietà sul web, anche da parte di docenti di sostegno.
Le parole della mamma
La lettera racconta l’impegno quotidiano del figlio, le sue conquiste, i suoi limiti affrontati con determinazione, e il trauma di una bocciatura comunicata con freddezza. Una storia che non è un semplice episodio scolastico, ma “una ferita educativa”, come l’ha definita la cooperativa: “Hai lavorato duramente, superato i tuoi limiti, ma la scuola non ti ha visto davvero”, scrive la mamma. “Questa non è una tua sconfitta, ma lo è per chi non ha saputo cogliere il tuo progetto di vita”.
Secondo Logos, la vicenda riguarda molte famiglie. “Il sistema – si legge nella nota – troppo spesso non vede, non ascolta, non accoglie”. La lettera, sottolineano, non cerca pietismo né lancia accuse personali, ma invita a una riflessione collettiva sul significato autentico dell’inclusione scolastica e social”.
La solidarietà sui social
La lettera denuncia anche il rischio implicito delle programmazioni differenziate, spesso proposte automaticamente a studenti con disabilità, senza tentare percorsi personalizzati su obiettivi minimi. “Firmare una programmazione differenziata a 14 anni può segnare una sentenza educativa che preclude perfino l’accesso all’università”, afferma la cooperativa.
La vicenda ha aperto un dibattito acceso sui social, dove sono arrivati messaggi di vicinanza da parte di tanti docenti e operatori. Un’insegnante di sostegno ha scritto: “Non sei tu ad aver fallito. Ti hanno negato quel legame che solo un insegnante che ama il proprio lavoro può costruire. Un giorno dimostrerai la tua grandezza”.