Si può ma soprattutto d’estate, in un certo senso, “si deve”: è una malattia che affligge tanti italiani in vacanza, e che se adeguatamente trattata, può essere limitata o comunque, salvare la villeggiatura.
E’ possibile ridurre il rischio che i sintomi del reflusso gastroesofageo peggiorino in estate e non solo, seguendo una serie di consigli e accorgimenti. Ecco il decalogo.
A sintetizzarli in dieci semplici punti è il responsabile dell’Unita’ Operativa delle Malattie Funzionali dell’Esofago e del Colon-Retto dell’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, in occasione del secondo congresso ‘Hot Topics in Functional Digestive Surgery Meeting‘, promosso dall’Ospedale e dalla Societa’ Italiana Unitaria di Colon-Proctologia (SIUCP), in corso a Napoli.
Mal di pancia (pexel)
Primo: controllo del peso corporeo
Il primo consiglio e’ di controllare il peso corporeo: “se sei in sovrappeso, la riduzione del peso e’ un primo passo fondamentale per alleviare il reflusso”, dice Adolfo Renzi, responsabile dell’Unita’. Poi l’esperto raccomanda di moderare i pasti: “opta per pasti piccoli e frequenti anziche’ abbuffate, e mangia lentamente. Questo aiuta a ridurre la pressione sullo stomaco”, suggerisce. Il terzo consiglio e’ quello di evitare i cibi “no”: “riduci il consumo di cibi grassi o fritti, pomodori, agrumi, cipolla cruda, aglio, cioccolato, menta, caffe’, te’ nero, bevande gassate, alcolici, formaggi stagionati, insaccati e spezie piccanti, poiche’ possono scatenare o peggiorare i sintomi”, sottolinea Renzi.

Toscana: una spiaggia a Marciana Marina (GettyImages)
Prediligere i cibi “leggeri”
Altro suggerimento e’ di prediligere i cibi “si'”: “includi nella tua dieta pasta e riso conditi in modo leggero, carni magre, pesce bianco, verdure cotte, frutta non acida, pane tostato, fette biscottate, crackers non salati, latte scremato e yogurt magro (con moderazione)”, spiega Renzi. Il quinto consiglio e’ di non sdraiarsi subito dopo aver mangiato: “mantieni una postura eretta per almeno 2-3 ore dopo i pasti per evitare che il contenuto dello stomaco risalga“, dice l’esperto. E poi continua: “Solleva la testata del letto: se i sintomi peggiorano di notte, sollevare la testata del letto puo’ aiutare a prevenire il reflusso notturno”.

Ferragosto 2024: grigliata – immagine d’archivio (Pixabay)
Idratarsi (forse scontato ma “invece necessario”)
Il settimo consiglio e’ quello di rimanere idratato: “bevi molta acqua per favorire la digestione e bilanciare gli acidi dello stomaco, soprattutto in estate quando la disidratazione puo’ aumentare l’acidita’”, afferma Renzi. Inoltre, l’esperto raccomanda di limitare le bevande gassate e l’alcool, le quali possono peggiorare il reflusso acido. Renzi consiglia inoltre di evitare abiti troppo stretti: indumenti che stringono eccessivamente la vita possono aumentare la pressione addominale, favorendo il reflusso.
Infine, ci si raccomanda di consultare il medico prima di assumere i farmaci. “Se necessario, gli inibitori di pompa protonica sono efficaci, ma devono essere assunti solo sotto controllo medico. Se i sintomi sono gravi o persistono, rivolgiti a un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati”, conclude Renzi.

Caldo in città – milanesi e turisti accaldati a piazza De Ferrari, Genova – 31 luglio 2024 (Ansa)

Caldo torrido nelle città italiane (ansa)
I dibattiti tra gli esperti
“Tuttavia, la determinazione delle indicazioni e dei limiti appropriati per questi interventi rimane un argomento di intenso dibattito tra gli specialisti”.
Particolare attenzione verra’ dedicata al reflusso gastroesofageo. “Questo disturbo – dice Renzi – si verifica in presenza di alterazioni nella funzionalita’ del cardias (la valvola tra esofago e stomaco) e di un’ernia iatale, una condizione in cui una parte dello stomaco risale attraverso il diaframma, un muscolo che separa il torace dall’addome, nello spazio normalmente occupato solo dall’esofago. Anche l’alimentazione scorretta e l’obesita’ aumentano la pressione addominale, facilitando il reflusso”.
Il ruolo del caldo estivo
Il caldo estivo puo’ esacerbare i sintomi del reflusso in diversi modi. “In primis favorendo la disidratazione – sottolinea l’esperto – un apporto insufficiente di acqua porta a una ridotta diluizione degli acidi gastrici, aumentandone l’acidita’. A questo si aggiungono i cambiamenti nelle abitudini alimentari: in estate si tende a consumare spesso piu’ cibi piccanti, oleosi e freddi, che possono scatenare il reflusso acido. Le alte temperature, inoltre, possono rallentare la digestione, causando gonfiore e acidita’. Infine, con l’aumento della sudorazione e della perdita di elettroliti si puo’ compromettere la funzionalita’ dello stomaco, provocando un accumulo di acido”.