Un parapendista è miracolosamente sopravvissuto dopo che un’improvvisa corrente ascensionale lo ha spinto a oltre 8.500 metri di quota nel cielo della Cina nord-occidentale.
Sabato scorso, Peng Yujiang voleva testare la sua nuova attrezzatura sui monti Qilian a circa 3.000 metri sul livello del mare nella provincia di Gansu.
“Avevo appena comprato un’imbracatura da parapendio di seconda mano e volevo provarla. Dopo un po’, il vento si è improvvisamente alzato e mi ha sollevato in aria. Ho cercato di atterrare il prima possibile, ma non ci sono riuscito”, ha raccontato Peng.
Quella che era iniziata come una tranquilla sessione di volo si è rapidamente trasformata rapidamente in un incubo.
“È stato terrificante: tutto intorno a me era bianco. Senza la bussola, non avrei saputo in quale direzione mi stessi dirigendo. Pensavo di volare dritto, invece stavo girando su me stesso. Alla fine, sono riuscito a volare verso nord-est”.
Dopo circa 20 minuti, però, Peng è stato sorpreso da una forte corrente ascensionale, che lo ha proiettato in alto di altri 5.000 metri, portandolo a una quota paragonabile a quella- del Monte Everest.
Il video della telecamera montata sul parapendio mostra Peng sopra le nuvole, ricoperto di cristalli di ghiaccio mentre cerca di controllare l’attrezzatura.
Gli esperti spiegano che l’uomo ha incontrato un fenomeno raro e pericoloso noto come ‘cloud suck’ (aspirazione sotto il cumulo), una condizione in cui forti correnti ascensionali possono risucchiare un parapendio ad altitudini estreme. All’interno di tali nuvole la temperatura può scendere fino a meno 40° Celsius e i livelli di ossigeno sono estremamente bassi.
Peng è rimasto in volo per più di un’ora e crede di aver perso brevemente conoscenza ma, per la maggior parte del tempo, è stato in contatto radio con un amico, Gu Zhimin, a terra.
Finalmente, il cinquantacinquenne è riuscito ad atterrare a circa 30 km dal punto di lancio, dove è stato accolto da Gu e da un altro amico.
Il video ha attirato l’attenzione delle autorità che hanno chiuso l’inchiesta riconoscendo che si è trattato di un incidente ma hanno comunque sospeso Peng per sei mesi perché il volo non era autorizzato.