Sarà dimesso questo pomeriggio dalla terapia intensiva dell’Ospedale San Camillo, per essere trasferito in reparto ordinario, lo studente filippino di 17 anni accoltellato ieri in piazza Testaccio, a Roma. Il giovane, secondo quanto si apprende, “è sereno e sorride”.
Sconvolti i genitori del ragazzo che chiedono giustizia: “Vogliamo guardare negli occhi chi ha fatto del male a nostro figlio”, hanno detto. Residenti e commercianti di Piazza Testaccio scioccati. Nessun commento dalla scuola frequentata dai giovani.
L’aggressione
Una lite fuori di scuola, che continua qualche isolato dopo, in piazza Testaccio. Protagonisti due coetanei, 17enni. Uno di origini filippine, l’altro italiano. I due discutono in maniera molto animata e ad un certo punto a dar man forte arriva un terzo ragazzo. Spunta un coltello, partono dei fendenti che colpiscono al collo il ragazzo di origini filippine. Che rimane per terra. Viene soccorso dai passanti e trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo in codice rosso, dove era stato ricoverato in terapia intensiva. Aveva riportato una ferita profonda alla gola.
La polizia sta cercando di ricostruire la reale dinamica dei fatti, soprattutto se il litigio sia avvenuto nell’ambito di una rissa fra due comitive di giovani. Forse uno screzio, una vendetta o dei rancori che covavano da tempo all’origine della colluttazione.
Sulla vicenda c’è il massimo riserbo da parte degli investigatori della Questura. Per ricostruire ciò che è realmente accaduto verranno utilizzate le telecamere posizionate nei pressi di piazza Testaccio.