“Non vi può essere pace duratura senza salari equi, senza protezione sociale, senza rispetto delle libertà sindacal0”: Sergio Mattarella torna ad intervenire sul tema salariale, o meglio, sul problema dei salari troppo bassi, sottolineando che “la Costituzione italiana delinea con chiarezza un modello di società in cui il lavoro è al tempo stesso fondamento della Repubblica, strumento di realizzazione personale e leva di giustizia sociale”.
Il richiamo del presidente della Repubblica è venuto da Torino, dove Mattarella ha preso la parola al Centro internazionale di formazione delle Nazioni Unite per un intervento dal taglio internazionale, che però ben si collega con quanto ha detto pochi giorni fa, in occasione della Festa del lavoro, sul problema dei “salari inadeguati” in Italia, facendo capire che tanti italiani faticavano ad arrivare a fine mese. Per che il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha apprezzato, spiegando che si tratta della “verità: siamo infatti di fronte -ha argomentato il sindacalista – a una situazione in cui c’è precarietà, si è poveri lavorando, si sta tornando alla guerra e addirittura si stanno aumentando le spese per il riarmo, ed è evidente che tutto questo sta mettendo a rischio la democrazia nel nostro Paese”.