Lo scontro nel Mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo ha causato un incendio su entrambe le imbarcazione e lo sversamento di carburante in acqua. Il deputato locale Graham Stuart si è detto preoccupato “per il potenziale impatto ecologico” della fuoriuscita. Greenpeace U.K. ha detto che è “troppo presto per valutare l’entità dei danni ambientali” causati dalla collisione, avvenuta in una zona di pesca molto frequentata e vicino a importanti colonie di uccelli marini. Gli scienziati hanno affermato che l’impatto ambientale potrebbe essere meno grave rispetto a una fuoriuscita di greggio più pesante. Mark Sephton, professore di geochimica organica all’Imperial College di Londra, ha affermato che il carburante per jet si biodegrada più rapidamente del petrolio greggio e che anche le temperature più calde accelerano la biodegradazione. “Alla fine, tutto dipende dalla velocità di sversamento del carburante e dalla velocità di distruzione da parte dei batteri”, ha affermato, “speriamo che vinca la seconda”.
La Stena Immaculate stava operando nell’ambito del Tanker Security Program del governo statunitense: un gruppo di navi commerciali che possono essere incaricate di trasportare carburante per le forze armate in caso di necessità.
La petroliera colpita dalla nave cargo nel mare del Nord era stata noleggiata dall’esercito americano, in particolare dal Military Sealift Command. Lo ha detto Jillian Morris, portavoce del comando che gestisce navi con equipaggio civile per trasporti del Pentagono. “La collisione e le successive esplosioni non avranno alcun impatto su operazioni e sulla prontezza operativa”, hanno assicurato le fonti.