La droga è una trappola, pericolosissima in cui cadono sempre più giovani e giovanissimi. La dipendenza è un vortice che risucchia. E nessuno si salva da solo. Serve aumentare il livello di conoscenza su questa tematica, la consapevolezza sui rischi e i pericoli a cui si va incontro quando si assumono sostanze stupefacenti. Per questo la Rai e il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno deciso di scendere in campo con un’importante campagna di comunicazione.
La dipendenza da droga, alcol, gioco d’azzardo, internet, che oggi riguarda trasversalmente tutta la popolazione, di qualsiasi stato economico, sociale e culturale, è una vera e propria emergenza sanitaria.
La campagna di comunicazione
Nove “pillole” dedicate a nove sostanze: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl.
Parte da qui, e dal claim “Fermati. Pensaci un minuto”, la campagna di comunicazione sui rischi legati alle dipendenze. E proprio in un minuto, quello della durata delle clip, si cercherà di sensibilizzare l’intera popolazione ma soprattutto quella più giovane, ad informarsi sulle conseguenze che derivano dall’uso di queste sostanze, perché a volte si pensa di conoscerle, o magari di poterle controllare, ma i rischi sono tanti e gli effetti sono spesso imprevedibili.
Realizzate in animazione le clip saranno disponibili su RaiPlay anche per condividerle, perché, come dice la campagna, “Ci sono scelte che possono cambiarti la vita. Pensaci un minuto!”.
Dipendenze giovanili, la dimensioni del fenomeno
Stiamo assistendo a una pandemia delle dipendenze che colpisce i più giovani in modo inaspettato. I dati relativi all’utilizzo di droghe nel nostro Paese sono allarmanti: il 25% dei ragazzi fa uso di droghe con un progressiva diminuzione dell’età media del primo utilizzo.
Il fenomeno appare in aumento soprattutto nella fascia 15-19 anni. Rispetto al 2021 preoccupa proprio questo incremento dei consumi nella fascia giovanile che passa dal 18,7% al 27,9% con un aumento dell’uso di cannabinoidi sintetici e nuove sostanze psicoattive.
Parliamo di ragazzi che frequentano le scuole e consumano abitualmente alcol, psicofarmaci, cannabis, cocaina e crack.
Una tendenza che ha come conseguenza l’aumento dell’utenza sia dei servizi pubblici sia delle comunità terapeutiche, oltre che un contemporaneo aumento degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri dovuti a problematiche droga-correlate. Nel 2022, quasi il 10% degli accessi al Pronto Soccorso direttamente causati da droga ha riguardato minorenni e circa il 14% 18-24enni. Inoltre, si è registrata una generale riduzione dell’età media dei ricoverati, specialmente nel genere femminile.
Il Fentanyl
Si tratta di una droga Killer che ha una potenza molto superiore alla morfina e all’eroina e può uccidere con 2-3 milligrammi: è la cosiddetta “droga degli zombie” che bisogna assolutamente fermare prima che produca gli effetti che negli Stati Uniti hanno portato a 100.000 morti nel 2022.
Fumo, consumo sempre più diffuso tra i giovani: già a 10 anni la prima sigaretta
Il consumo di fumo è sempre più diffuso soprattutto tra giovani e giovanissimi. Si stima che 37 milioni di giovani di età compresa tra 13 e 15 anni fumino tabacco (dati World Health Organization) o sigarette elettroniche.
I più piccoli sono ancora più vulnerabili degli adulti di fronte a un dispositivo colorato e profumato, erroneamente considerato innocuo e talvolta regalato dagli stessi famigliari. Anche se le leggi in vigore vietano ai minorenni l’acquisto di dispositivi di fumo, i dati dicono che già all’età di 10 anni si accende la prima sigaretta o, ancora più spesso, si inizia a svapare.
La prevenzione
E’ fondamentale intervenire prima che sia troppo tardi. La prevenzione è l’impegno che deve partire dalle istituzioni. Ciò significa iniziare non dal problema, ma dai bisogni effettivi di ciascuno che riguardano tutti gli aspetti della vita. Per risolvere una dipendenza non si può partire solo da essa, visto che si tratta dell’esito di un malessere, ma dalle cause profonde e cercare nuove risposte da offrire ai ragazzi.
Va rinnovato il patto educativo, partendo dalla scuola, dalla comunità educante, dando valore e ricerca di senso. Il tema delle dipendenze è, infatti, estremamente complesso e riguarda la sfera umana.
L’importanza di chiedere aiuto
Quando la ricerca della sostanza o del comportamento diventa incontrollabile, si ripete incessante e occupa buona parte dello spazio mentale sottraendo tempo e impegno verso il lavoro, la famiglia, gli amici e gli hobby, bisogna chiedere aiuto ai Servizi di cura dedicati sul territorio. Più si tarda a farlo e più diventa difficile uscirne. Purtroppo oggi si riesce a curare solo la punta dell’iceberg. Pesa ancora lo stigma di essere additato come tossicodipendente.