Dopo le recenti alluvioni in Romagna e a Valencia, in Spagna, le immagini satellitari sono state utilissime per comprendere la portata del disastro e decidere dove intervenire. Vedute dall’alto come quelle inviate dai satelliti Sentinel del programma Copernicus dell’Unione Europea. Le loro osservazioni sono fra le più dettagliate al mondo e il supporto alla Protezione Civile è solo uno dei loro possibili ambiti di impiego.
La costellazione, realizzata con il grande contributo dell’Agenzia Spaziale Europea, è un’eccellenza mondiale anche per il monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e dei terremoti, per il sostegno all’agricoltura di precisione e alla gestione delle foreste, per il controllo del traffico marittimo. Tra pochi giorni si arricchirà di un nuovo componente.
In Guyana Francese sono infatti quasi conclusi i preparativi per il lancio del satellite Sentinel-1C. La data segnata in rosso sul calendario è mercoledì 4 dicembre. Alle 22.20 italiane nello spazioporto di Kourou un razzo Vega-C accenderà i motori e lo porterà in orbita.
Realizzato in gran parte negli stabilimenti romani di Thales Alenia Space con contributi anche da parte di Leonardo e basato sulla piattaforma Prima sviluppata per l’Agenzia Spaziale Italiana, il satellite è dotato di una visione radar.
“Sarà in grado di osservare la superficie del pianeta di giorno e di notte, con qualsiasi condizione meteo”, spiega Pier Bargellini, responsabile di Copernicus per l’ESA. Sentinel-1C opererà in coppia con il cugino Sentinel-1A e prenderà il posto di Sentinel-1B, che non è più operativo. “I dati raccolti saranno gratuitamente a disposizione di tutti”, sottolinea Mauro Facchini, capo dell’Unità di Osservazione della Terra DG DEFIS della Commissione Europea.
Il lancio è attesissimo anche perché segnerà il ritorno al volo di Vega-C dopo un paio di anni di stop. Nel dicembre 2022, infatti, un’anomalia al secondo stadio causò il fallimento della sua seconda missione. L’ultimo biennio è stato scandito da scrupolosi controlli.
“Sebbene tutti i lanci siano importanti, questo lo è in modo particolare”, dice Giulio Ranzo, l’amministratore delegato di Avio, l’azienda che costruisce gran parte del lanciatore nel suo stabilimento di Colleferro in provincia di Roma. “È una missione particolarmente importante per l’Italia – conferma anche Enrico Cavallini dell’ASI – e riguarda due settori di grande rilievo per il nostro paese come l’osservazione della Terra e quello dei lanciatori”.
Nello spazioporto è il momento di controlli di routine in collaborazione con Arianespace, che si chiuderanno solo poco prima del conto alla rovescia finale. Intanto si tengono d’occhio i bollettini meteo, che attualmente sono favorevoli al lancio.