Lo hanno chiamato per nome e, minacciandolo con un’arma, lo hanno fatto salire con la forza a bordo di una Fiat Panda nera.
Il figlio di un noto commerciante di Vittoria, in provincia di Ragusa, è stato così rapito da due uomini dal volto coperto in pieno centro del paese, di fronte ai suoi amici. Ai coetanei i malviventi hanno detto di stare tranquilli, che non erano loro l’obiettivo del blitz, avvenuto alle 21.30 in una piazzetta del rione Forcone. “Non vi preoccupate, vogliamo solo lui”. L’azione, come ha raccontato per primo il giornalista Giovanni di Gennaro, è stata rapida, mirata e sembra quindi “frutto di una pianificazione accurata”.
Il padre del ragazzo è attivo nel settore ortofrutticolo e proprio a Vittoria è presente il più grande mercato del Mezzogiorno.
I banditi, saliti sull’auto con la vittima, sono andati via scortati da una seconda Panda, questa volta bianca: prima di partire hanno preso il cellulare del ragazzo, lasciandolo a terra, probabilmente per non farsi tracciare. Le due auto sono quindi fuggite in direzione di Pedalino.
Immediate le ricerche mentre la notizia faceva il giro del paese e dintorni in pochi minuti. Si stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza per raccogliere elementi utili. Gli investigatori non escludono alcuna pista, dal regolamento di conti all’estorsione, fino a un possibile messaggio intimidatorio rivolto alla famiglia.
Il sindaco Francesco Aiello ha convocato per oggi una seduta straordinaria di giunta in cui è stata esplicitata la richiesta del potenziamento delle forze dell’ordine: “Lo chiediamo da anni – ha detto il sindaco Francesco Aiello – c’è un bisogno di sicurezza e da anni lanciamo l’allarme. Se un sindaco chiede aiuto ha diritto di essere ascoltato. Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent’anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi. Siamo preoccupati – aggiunge il sindaco di Vittoria -anche per il modo in cui l’episodio sarebbe avvenuto: davanti a testimoni e con le armi in pugno. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia”.
Giovanni di Gennaro, anche lui di Vittoria, ha commentato, ancora: “Un sequestro così plateale, in un contesto urbano e davanti a numerosi testimoni, segna un salto preoccupante nella sfida alla legalità”.
Il giovane rapito è il figlio maggiore di una famiglia molto nota a Vittoria. Commercianti nel settore della produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli. Una famiglia tranquilla. L’episodio appare gravissimo anche per le modalità con cui è stato messo in atto.
Un commando che avrebbe agito con estrema freddezza, chiamando per nome il ragazzo, isolandolo dal gruppo di giovani con i quali si accompagnava. Gli hanno fatto abbandonare il telefono per evitare possibilità di essere rintracciati con le celle telefoniche prima di farlo salire su una delle due autovetture con cui sono arrivati sul posto.
Le modalità di azione e la freddezza operativa fanno pensare ad un gruppo esperto. .
Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa (Ansa)
Il vescovo Ragusa a rapitori: “Liberatelo”
“Faccio appello ai rapitori perché lascino libero il ragazzo. Quanto accaduto è gravissimo e ci turba e ci lascia sconvolti. Auspichiamo che le forze dell’ordine, che stanno lavorando per risolvere il caso, possano riportare questo giovane alla sua famiglia”. Lo afferma il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, sul rapimento di un 17enne avvenuto ieri sera a Vittoria.