Vittorio Sgarbi è ricoverato al policlinico Gemelli di Roma a causa della sindrome depressiva che da tempo lo affligge.
Il critico d’arte, politico e personaggio televisivo resta sotto monitoraggio costante nel nosocomio romano, sottoposto anche a controlli specialistici. Il ricovero si è reso necessario anche perché, tra le ricadute dello stato depressivo, c’è ora anche il rifiuto di alimentarsi.
Ospedale Gemelli, Roma. Qui è ricoverato il critico d’arte Vittorio Sgarbi (Ansa)
25/03/2025
Il ricovero arriva al termine di un periodo complesso, iniziato con le dimissioni da sottosegretario alla Cultura e continuato con una serie di indagini sul suo conto per alcune operazioni su opere d’arte. Disavventure che andavano di pari passo con i problemi di salute, di cui ha sempre parlato senza infingimenti, come nel caso del tumore alla prostata.
Ora però le sue condizioni iniziano a destare preoccupazione. Anche della depressione è stato lui il primo a parlare: “La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo, così esistono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare” ha raccontato in una recente intervista a Robinson di Repubblica dove ha spiegato il senso di smarrimento provocato da questo nuovo stato: “non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”.

Marcello Veneziani ha raccontato della difficile situazione in cui si trova l’amico Vittorio Sgarbi (@web)
25/03/2025
Una confessione che, tra alti e bassi, fa il paio con alcune sue dichiarazioni pubbliche sui social: il 19 marzo un ricordo del padre (“siamo sempre stati il padre e il figlio. Il collegamento lo teneva mia madre…”), l’8 marzo un pensiero sulle donne (Artemisia è stata la prima femminista della storia, particolarmente fiera e coraggiosa”), addirittura un commento su Sanremo (“troppo seriosa questa edizione. Mancano i veri fricchettoni….”). La sua più recente fatica è arrivata in libreria lo scorso dicembre con “Natività. Madre e figlio nell’arte”.
Poi il peggioramento e il ricovero. “Vorrei gridare al mio amico: rialzati e cammina, capra!” testimonia il suo amico Marcello Veneziani in un appello lanciato in prima pagina sul quotidiano La Verità. Intervistato poi dal Corriere, il giornalista e scrittore ha raccontato che il suo amico “ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate, il suo universo si sta restringendo”.

Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli (Wikipedia)
25/03/2025
E la depressione, il suo giudizio, potrebbe essere “figlia del suo narcisismo ferito”. Eppure, “conoscendo Vittorio non escludo affatto un risorgimento personale. Penso che potrebbe riuscire a ritrovare il giusto impeto per riprendere la sua strada. Credo però debba affrontare un passaggio molto importante” e cioè “passare attraverso una sorta di ‘piccola morte’ lasciandosi alle spalle il Vittorio uno, dicendogli addio, per aprire il capitolo del Vittorio due”.