Anche oggi. anche senza scarpini, detta lui tempi come quando trascinava le sue squadre. “E’ la nostra più grande responsabilità in questo momento aiutare i nostri veterani, le persone amputate, attraverso il calcio ad avere una nuova possibilità di vivere”. Per questo, da presidente della federazione calcistica ucraina, Andrij Mykolajovyč Ševčenko ha organizzato il primo campionato dei veterani amputati: dodici squadre, si parte nel weekend.
Al campo dello Shakhtar Donetsk il primo ad arrivare è Michail, il mito di Maldini, 23 anni, difensore: “E’ successo un anno fa nella regione di Kharkiv. Mi hanno ferito, ho stretto la gamba con un laccio e ho aspettato tre giorni prima che venissero a salvarmi”. Michail aspetta una protesi. Anche chi già ce l’ha, comunque la mette da parte: si gioca sulle stampelle.
“Prima dell’inizio del campionato dobbiamo fare il pieno di benzina” dice un altro veterano. “ Il bello di questa squadra è che tutti hanno una gran voglia di allenarsi. Sono motivati”. In Ucraina ci sono 150mila persone amputate. “Mi auguro che la guerra finisca presto, che arrivi la pace ma che sia giusta.”
All’ingresso della Federazione i seggiolini dello stadio di Kharkiv bucherellati. Anche Ševčenko aspetta la pace con un sogno: “Sto aspettando questo giorno a Kiev di giocare una competizione con grande squadra” …”Una partita Italia-Ucraina?” “Noi siamo sempre grati all’Italia che state vicino a noi”.