
I militari italiani impegnati nelle missioni internazionali sono “la testimonianza del grande sforzo che si fa per la stabilità internazionale in ambiti delicati e li ringrazio tutti. Questi collegamenti sono la plastica raffigurazione di come siano mutate le condizioni dell’impegno delle nostre forze armate e di come si siano allargati i confini e le esigenze di questo impegno”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Comando operativo di vertice interforze per il tradizionale scambio di auguri in collegamento con i contingenti italiani impegnati nelle missioni internazionali. “C’è – ha rilevato Mattarella – una crescente esigenza nella Difesa di integrazione e collaborazione con settori e campi che sono necessariamente comuni. Ma anche nell’ambito globale – ha sottolineato – non è più solo la dimensione nazionale che è l’oggetto del nostro impegno, anche perché i problemi sono diventati talmente intrecciati che non vi sono distinzioni”. Per le forze armate, ha proseguito il presidente, “ai tradizionali impegni di terra, mare e cielo, si aggiungono altre dimensioni: il fondo marino, lo spazio, il cyber. Sono ambiti che allargano i confini di impegno e questo richiede ai militari un adeguamento”.
La presenza dei militari italiani nella missione Unifil nel Sud del Libano “è sempre motivo di prestigio ed orgoglio per il nostro paese: è una delle operazioni più emblematiche per l’Italia”, ha detto il presidente della Repubblica, rivolgendosi ai comandanti della missione Mattarella ha rivolto i suoi “complimenti per aver gestito con saggezza e misura momenti delicati”. Nel 2027 inizierà il ripiegamento della missione e questo, ha sottolineato il capo dello Stato, “comporterà un impegno particolarmente intenso”