
Il decreto che proroga l’invio di armi a Kiev ci sarà, sarà sul tavolo di una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri prima della fine del 2025. Un attacco preventivo alla Russia sul campo della cyberisicurezza? “La Nato è un’organizzazione difensiva, oltre a difenderci dobbiamo fare anche meglio prevenzione”, ma occorre evitare “quello che può far surriscaldare gli animi”, si tratta di “una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole”.
La premier Giorgia Meloni chiude il caso aperto dalle affermazioni dell’ammiraglio Cavo Dragone, chiedendo “attenzione anche a come si leggono parole che bisogna anche essere molto attenti a pronunciare”. E rilancia, dopo lo stop della Lega che anche oggi e’ tornata a frenare, sulla necessita’ di prolungare il sostegno militare all’Ucraina per il prossimo anno. “Finché ci sarà la guerra” non verrà meno l’impegno del governo, taglia corto. Il fatto che il provvedimento sia ‘uscito’ dall’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani “e’ solo una questione logistica”, non altro.
Il presidente del Consiglio, dopo aver partecipato al vertice del Consiglio di cooperazione dei paesi del Golfo a Manama, nella capitale del Bahrein – summit durante il quale ha parlato della necessità di una soluzione due popoli due Stati e di appoggiare con ogni sforzo il piano di pace di Donald Trump in Medio Oriente – sottolinea che non c’è nessuna intenzione di una marcia indietro da parte dell’esecutivo in aiuto al presidente Zelensky: il decreto “non è contro la pace”. Il ragionamento è che “chiaramente noi lavoriamo per la pace ma finché ci sarà una guerra faremo quello che possiamo fare come abbiamo sempre fatto per aiutare l’Ucraina a difendersi”.
E ancora: “Il decreto entro la fine dell’anno viene fatto in ogni caso perché serve”. Nel frattempo l’Italia sta portando avanti anche un altro tipo di aiuto a Kiev, con la fornitura di generatori di corrente. “Ci sono – riferisce – delle aziende italiane che producono dei generatori di dimensione sufficiente, perche’ noi sappiamo che la Russia predilige attaccare le infrastrutture strategiche che servono alla popolazione civile. Chiaramente l’inverno” peggiora la situazione “e quindi ci stiamo dedicando anche a questo per aiutare la popolazione civile”. Sulla situazione che si e’ determinata in Ucraina, definita da Trump “un vero e proprio disastro” il presidente del Consiglio ricorda che per la soluzione del conflitto “c’e’ oggettivamente una disponibilita’ da parte ucraina, da parte statunitense, da parte europea ma a oggi non da parte russa”. “Bisogna – ribadisce – continuare a lavorare per una pace giusta e duratura”. Insomma, “sapevamo dall’inizio che sarebbe stato difficile”, l’attivita’ diplomatica prosegue. E la premier proprio per questo motivo ha inviato il suo consigliere Fabrizio Saggio a Bruxelles all’incontro tra rappresentanti dei Paesi Ue al tavolo con il nuovo capo negoziatore di Kiev, Umerov.