“Mi ci sono voluti pochi secondi per capire la gravità delle mie parole, ma quando poi i miei genitori hanno appreso il fatto e ho visto l’espressione sconcertata sui loro visi, ho compreso la vera portata di ciò che avevo scritto: ho pensato a come avrebbero potuto sentirsi i genitori di quelle donne, i loro familiari e i loro amici, leggendo un simile messaggio scritto da qualcuno che nemmeno le conosceva e mi si è gelato il sangue nelle vene”. Così l’autore del sondaggio shock comparso nella chat di un gruppo di ragazzi di una scuola di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, che ha scritto una lettera di scuse visionata da LaPresse. Nel sondaggio la frase: “Chi meritava di essere uccisa?” e poi i nomi a scelta tra Giulia Tramontano, Mariella Anstasi e Giulia Cecchettin.
“Posso solo dire che tutto questo non era nelle mie intenzioni e che, in realtà, mancava una qualsiasi intenzione o un qualsiasi senso. Ho scritto senza pensare al significato delle mie parole, al loro peso e al loro valore. Il rispetto è dovuto a tutti e la violenza non è mai giustificata, nemmeno quella delle parole. Mi dispiace”, evidenzia.