“Pensavo di avere fame ma il sapore in bocca era così orribile. Ero così debole. Salire le scale era uno sforzo supremo. Poi, alla fine, lentamente, lentamente, guarisci”. Con queste parole Stanley Tucci ha raccontato al “The Guardian” la malattia che lo ha colpito 7 anni fa, un tumore alla lingua.
L’attore, 63 anni, famoso per i ruoli ne “Il diavolo veste Prada”, “Shall we dance” e protagonista di “Conclave”, ammette di avere ancora difficoltà nel deglutire ma, anche grazie alla vicinanza della moglie Felicity, sposata nel 2012, è riuscito a superare la malattia. Gran parte della sua malattia, dice, è piuttosto vaga nella sua memoria: “Ci sono grandi parti che non ricordo. Felicity parlerà di quella volta in cui sono crollato a terra e non ho alcun ricordo”.
La scoperta della malattia
“Tutto cominciò un giorno del 2017 con un dolore alla mascella- ha raccontato l’attore-. Dolore non era la parola giusta. E poi iniziò nella mia gola. Ci vollero due anni prima che trovassero un tumore alla base della lingua”: anche con le cure c’era la possibilità che non sarebbe mai più stato in grado di mangiare. Quando era nutrito con un sondino, guardava programmi di cucina. E all’inizio non voleva fare la chemio.
Le cure
“Non volevo fare il trattamento, perché sapevo molto bene cosa comportava. L’avevo visto. – ha detto riferendosi probabilmente al percorso di cura della sua prima moglie, scomparsa a causa di un tumore al seno. L’attore voleva fare trattamenti alternativi. ”Ma Felicity (la seconda moglie) era categoricamente contraria… Alcuni trattamenti alternativi funzionano per alcune persone. Non ne sappiamo abbastanza. Ma dobbiamo guardare davvero a cosa è veramente giusto per ogni singolo paziente. Ogni cancro è diverso, ogni persona è diversa“.
Ora l’attore sta meglio
Come ha superato questa esperienza? “Mi ha reso stanco. Mi ha invecchiato notevolmente”. Ma ora ha ritrovato la gioia di cucinare e di assaggiare. Ha girato uno show sulla cucina italiana e scritto libri sul mondo del cibo: l’ultimo è “What I Ate in One Year” che uscirà il 15 ottobre.
L’amore per il cibo e per l’Italia
L’attore ha raccontato al Guardian che registrare il programma di viaggi e cunina “Searching for Italy” per la Cnn è stata dura per via degli orari e spostamenti, ma “gli italiani sono così generosi. Dicono: “Abbiamo preparato tutto questo cibo per te. Perché non vieni a sederti? Perché non vieni a vedere mio nonno?”. La cosa più buona che ha mangiato? “Nel nord Italia credo sia stato un raviolo chiamato knödel”.
Al giornalista ha raccontato che la sera prima dell’intervista aveva preparato un piatto che aveva visto su Instagram. “Mi diverte molto – ha detto – Alcune cose da mangiare sono orribili, altre sono stupide e fanno ridere. Ma questo piatto era fantastico: piccoli involtini di melanzane, ripieni di salsa di pomodoro, mozzarella e basilico”. E ancora sul cibo, parlando di cosa si pensa quando si mangia: “Assaggi una cosa e ti chiedi: “cos’è? Perché c’è quella spezia?” Poi scopri che è perché questo posto si trovava sulla rotta del blah blah blah e che queste persone commerciavano quella spezia 600 anni fa… Sono affascinato da questo, non penso ad altro”.