“Gli obiettivi fissati dall’Europa per il settore auto per il 2030 e 2035 non sono più raggiungibili, a meno non si ipotizzi di andare incontro ad un crollo del mercato di circa il 30% o al tracollo finanziario di tutti i produttori in Europa. Accogliamo quindi con favore la discussione strategica sull’evoluzione della normativa in Europa”, ha detto il responsabile Europa di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, durante una tavola rotonda nell’ambito dello “Iaa Mobility 2025”, la grande fiera internazionale sulla mobilità del futuro che si tiene a Monaco di Baviera, in Germania.
“Gran parte dei contenuti del piano ‘Dare Forward’ (la strategia pluriennale presentata da Stellantis nel marzo 2022 che delinea gli obiettivi del gruppo automobilistico per il prossimo decennio e mira a trasformarlo in un leader nella mobilità sostenibile, con ambizioni che includono la riduzione delle emissioni, l’accelerazione verso la mobilità elettrica, lo sviluppo di nuove tecnologie e servizi innovativi, ndr) sono ancora validi, ma altri cambieranno. L’elettrificazione al 100% entro il 2030, ad esempio non è più raggiungibile, per ovvie ragioni legate all’evoluzione del mercato”, ha aggiunto Imparato.
Mentre è in corso al ministero l’incontro tra il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (tra i temi la crisi e le sfide del settore automotive e il futuro degli stabilimenti in Italia) queste dichiarazioni che arrivano dalla Germania fanno discutere. “Con il Ceo Filosa abbiamo cominciato la settimana scorsa a discutere di ‘Dare Forward’. Sono sicuro che Filosa darà anche aggiornamenti sulla visione perché abbiamo bisogno che ci presenti la visione di ciò che Stellantis potrà essere da qui a 5 anni, probabilmente 10 anni” ha aggiunto Jean-Philippe Imparato.
Il nodo da sciogliere parte dallo slittamento di due anni sul raggiungimento degli obiettivi UE di riduzione delle emissioni (inizialmente previsti per la sola annualità 2025) che permetterà alle case automobilistiche di rallentare il passo sulla decarbonizzazione e porterà a una riduzione nelle vendite di auto elettriche di 2 milioni di unità, rispetto a quanto sarebbe avvenuto mantenendo inalterata la normativa prevista inizialmente.
Una nuova ricerca di T&E (la principale organizzazione europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti) però invita la Commissione europea a mantenere una posizione ferma sugli obiettivi per il 2030 e il 2035. E oltre 150 aziende (produttori di veicoli elettrici, produttori di batterie e gestori di stazioni di ricarica…) con una lettera aperta hanno invitato la Presidente della Commissione, Ue Ursula von der Leyen, a “non fare marcia indietro” sul divieto di circolazione delle auto con motore a combustione interna nell’UE entro il 2035.
Quindi, i firmatari della lettera mandano un messaggio chiaro, ma l’industria automobilistica mette in discussione questo obiettivo, seguendo logiche di mercato.