Sono cominciati gli interrogatori nell’inchiesta della Procura di Bologna sul disastro di Suviana, da parte dei Carabinieri. Il funzionamento degli impianti, le regole d’accesso, il sistema degli appalti e le singole mansioni. Tanti gli aspetti da chiarire ed i tempi – sembra di capire – saranno lunghi. Mentre si svolgeranno domani mattina venerdì, i funerali della settima vittima, il 68enne Vincenzo Garzillo che durante l’incidente nella centrale idroelettrica di Bargi avrebbe tentato di evitare la tragedia fino all’ultimo.
Chi era Vincenzo Garzillo. Dolore e commozione a Napoli dopo il ritrovamento
Il suo corpo è stato trovato dopo quattro giorni di ricerche.
Interrogati alcuni testimoni
I carabinieri hanno iniziato gli interrogatori dei testimoni per la strage di Suviana e vogliono disegnare un quadro il più possibile dettagliato di ruoli e competenze, solo dopo potranno provare a ricostruire cosa è accaduto a quaranta metri di profondità alle 14 e 30 di quel maledetto martedì 9 aprile.
La lista di potenziali indagati
Le cosiddette “escussioni” (Interrogatorio dei testimoni) andranno avanti anche nei prossimi giorni, ed hanno la precedenza – filtra dalla Procura – su qualsiasi altra iniziativa, anche perché serviranno a stilare una lista di potenziali indagati, necessaria per poter eseguire gli accertamenti irripetibili, come ad esempio l’analisi dei dati contenuti nelle memorie elettroniche del sistema. Le cosiddette scatole nere.
Tutti i misteri da chiarire
Cosa ha provocato l’esplosione durante il collaudo della turbina e degli impianti collegati per il momento è un quesito che resta sullo sfondo. Ancora troppo pochi gli elementi su cui ragionare.
Imputato l’alternatore da 150 tonnellate
L’ipotesi più probabile – soltanto al momento, senza i dati che verranno dagli accertamenti tecnici – è quella che vede imputato l’alternatore, anche perché è collocato al piano – 8. È una macchina che pesa 150 tonnellate, capace di produrre 165 megawatt di corrente.
Si tratterebbe secondo i primi riscontri ed opinioni di alcuni esperti, di “un’energia compatibile con i danni provocati”: con sette vite, rimaste per sempre in fondo al lago.
Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana