La polizia svedese ha descritto una “scena infernale” nel centro di istruzione per adulti di Orebro dove un uomo due giorni fa ha ucciso dieci persone di diverse nazionalità, traumatizzando l’intera Svezia. La scuola, Campus Risbergska, a 200 km da Stoccolma, offre corsi di istruzione primaria e secondaria per adulti dai 20 anni in su, corsi di lingua svedese per immigrati, formazione professionale e programmi per persone con disabilità intellettiva. Due giorni dopo la sparatoria, che ha provocato anche sei feriti, la stampa svedese ha tracciato un ritratto dell’autore del crimine come di un uomo solitario. Il movente rimane sconosciuto. Gli agenti di polizia giunti sul luogo della tragedia martedì pomeriggio hanno descritto “quello che potrebbe essere descritto solo come un inferno: morti, urla e fumo”, ha detto Lars Wiren, un funzionario di polizia, durante una conferenza stampa. L’ufficiale di polizia incaricato delle indagini, Anna Bergqvist, ha descritto l’attacco come “spaventoso”. “I tecnici hanno trovato dieci caricatori vuoti all’interno. Hanno trovato un numero enorme di bossoli”, ha detto ai giornalisti. “Gli erano rimaste anche delle munizioni che non erano state usate”. Secondo la polizia, l’autore della sparatoria ha probabilmente agito da solo e si e’ poi suicidato. Al suo fianco sono state trovate tre armi. Mentre la polizia non ha ancora confermato il nome del presunto autore, la stampa svedese lo ha identificato come Rickard Andersson. Secondo i media, l’uomo, di 35 anni, era un recluso con problemi psicologici. Disoccupato, si era allontanato dalla famiglia e dagli amici, secondo i tabloid Aftonbladet ed Expressen, che citano amici intimi. Secondo Aftonbladet, aveva nascosto le armi in una custodia per chitarra e aveva indossato l’uniforme militare nei bagni dell’istituto prima della sparatoria.
TV4 ha trasmesso un video girato da uno studente nascosto nei bagni. Si sentono degli spari all’esterno e, dopo che TV4 ha isolato il suono, si sente una persona che grida “Lascerai l’Europa!”. “Pensiamo di sapere chi e’ il colpevole, ma non confermeremo alcuna informazione fino a quando non avremo la certezza assoluta di aver ricevuto i risultati dei campioni di DNA che abbiamo inviato all’Agenzia di scienze forensi”, ha detto Anna Bergqvist. Nel frattempo, la polizia si limita a sottolineare che il colpevole non era noto alla polizia e non aveva legami con nessuna gang. Gli investigatori hanno anche rivelato che era in possesso di una licenza per quattro armi da caccia e che alcune informazioni suggerivano che avesse frequentato il centro di addestramento in passato. Le vittime sono di “diverse nazionalita’, sesso ed eta’”, ha spiegato Bergqvist. L’ambasciata siriana a Stoccolma ha espresso sulla sua pagina Facebook “condoglianze e vicinanza alle famiglie delle vittime, compresi i siriani”. Questa sparatoria, “il peggior omicidio di massa” della storia svedese secondo il primo ministro Ulf Kristersson, ha sconvolto il Paese. Il re Carl XVI Gustavo, la regina Silvia e Kristersson hanno visitato Orebro ieri pomeriggio e hanno deposto una corona di fiori vicino al luogo della tragedia. Insieme alla Regina, “siamo estremamente scioccati”, ha dichiarato il sovrano. “L’intera Svezia e’ in lutto”. Sul posto, persone anonime hanno continuato a portare messaggi, fiori e candele. Non tutte le vittime sono ancora state identificate. Sei persone, tutte adulte, sono state portate in ospedale con ferite da arma da fuoco. Cinque di loro, tre donne e due uomini, sono stati operati e le loro condizioni sono “gravi ma stabili”. La sesta persona, una donna, ha riportato ferite piu’ lievi
sparatoria in una scuola a Orebro, nella Svezia centrale,4 febbraio 2025 (ansa)