
“E’ stata lei ad organizzare tutto e a chiedermi di aiutarla perché diceva che ero l’unico di cui si fidava. Mi ha detto che era giù di morale e voleva isolarsi dal mondo per un po’, ancora qualche giorno e poi sarebbe tornata a casa”.
E’ questa la versione che l’amico trentenne di Tatiana Tramacere, Dragos-Ioan Gheormescu, ha fornito ai carabinieri ieri sera quando è stato ascoltato prima e dopo il ritrovamento in casa sua a Nardò della ragazza di cui non si avevano notizie dal 24 ottobre scorso. Questa versione sarebbe stata confermata anche dalla stessa Tatiana che ieri notte, dopo i controlli in ospedale, è rientrata a casa.
La studentessa di Filosofia era in uno stanzino accanto alla mansarda dove viveva Dragos sempre nella cittadina salentina, a pochi metri dalla sua abitazione. I militari, che indagavano da giorni con perquisizioni a tappeto, sono riusciti a rintracciarla dopo avere sottoposto a interrogatorio Gheormescu e avere perquisito la sua casa.
Dalla paura al ritrovamento
Dalla paura al sollievo in una manciata di minuti: Tatiana Tramacere, la studentessa universitaria scomparsa a Nardò lo scorso 24 novembre, è stata ritrovata viva giovedì sera intorno alle 21, dieci giorni dopo. Si trovava nella mansarda di Dragos Ioan Gheormescu, l’amico che l’aveva vista per ultimo, e ora è in ospedale per accertamenti. La notizia ha messo fine a giorni di angoscia per la famiglia e per l’intera comunità..
Una svolta improvvisa, soprattutto considerando che pochi minuti prima si era diffusa la notizia, immediatamente smentita dagli inquirenti, che la ragazza sarebbe stata ritrovata senza vita nelle campagne di Galatone.
Ci sono stati attimi di tensione quando centinaia di persone si sono radunate davanti alla casa di Gheormescu, che si diceva avesse confessato, tentando di forzare il cordone delle forze dell’ordine. Il fratello di Tatiana, l’alpino Vladimir, in lacrime aveva cercato di calmare gli animi. Poi l’applauso lungo e caloroso della folla quando è arrivata la notizia del ritrovamento della ragazza.
E’ stato proprio il fratello di Tatiana, Vladimir, ad abbracciare per primo la ragazza. In pochi hanno notato che era stato fatto entrare nell’abitazione. La studentessa, scortata dai carabinieri è uscita dal retro, attraversando alcuni terrazzini perché la casa non ha uscite posteriori.
Probabilmente, è quanto gli inquirenti stanno cercando di capire, non ha mai lasciato la mansarda nella casa di Dragos Ioan Gheormescu, il 30enne di origini rumene su cui ormai da ore si stava concentrando l’attenzione degli investigatori.
Tra le ipotesi c’è quella dell’allonamento volontario.
La svolta nelle indagini
Gli investigatori dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Lecce, avevano concentrato le indagini sulle ultime ore in cui la studentessa era stata vista, passando al setaccio immagini delle telecamere di videosorveglianza, chat e tabulati telefonici. Compresi quelli di Gheormescu, inizialmente sentito come persona informata sui fatti, e già stato sottoposto al sequestro del telefono.
Al momento non è chiaro se Tatiana si sia allontanata volontariamente o se sia stata trattenuta contro la sua volontà. Gli inquirenti sottolineano che la giovane era libera di muoversi all’interno dell’abitazione mentre Dragos non era presente. L’amico è formalmente indagato per istigazione al suicidio ma se emergessero elementi di un sequestro, l’ipotesi di reato potrebbe cambiare.
L’intervista a Chi l’ha visto e la lite
Dragos-Ioan Gheormescu era stato l’ultimo a incontrare Tatiana prima della scomparsa: per questo proprio su di lui si sono concentrati i sospetti deicarabinieri. “Ci siamo incontrati al parco, abbiamo avuto un piccolo screzio, ma niente di più”, aveva raccontato a Chi l’ha visto?.
La procura lo aveva indagato per istigazione al suicidio, una ipotesi di reato che ieri sera ha portato i carabinieri del raggruppamento dei Ris nella sua abitazione, una mansarda, non lontana dalla casa di Tatiana. Ed è proprio lì che la ragazza è stata ritrovata: provata ma in buone condizioni di salute.
La dinamica della scomparsa
Secondo le ricostruzioni, il pomeriggio del 24 novembre Tatiana aveva incontrato Dragos in un parco vicino alla sua abitazione. I due avrebbero parlato del viaggio che la studentessa aveva programmato per Brescia, dove intendeva incontrare il suo ex fidanzato.
Dragos ha dichiarato di essersi offerto di accompagnarla, ma Tatiana non è mai salita sul bus. Dopo l’incontro, la giovane ha fatto perdere le proprie tracce e il telefono è risultato spento.
L’ipotesi dell’allontamento volontario
La studentessa di filosofia, che sul suo profilo social da 54.400 followers pubblicava poesie, già in passato si era allontanata se pure per poco tempo e questo aveva spinto i genitori ad attendere quattro giorni prima di presentare denuncia.
Non è escluso, che con l’amico complice, avesse architettato tutto: una ragazzata, come ha detto lo zio. Sembra che potesse muoversi liberamente nell’abitazione di Dragos, quando lui non c’era: da qui l’ipotesi secondo cui avrebbe chiesto “ospitalità” all’amico.
Tatiana e Dragos, il profilo dei protagonisti della vicenda
Tatiana, adottata da piccola da una famiglia di Nardò, è una studentessa di Filosofia e psicologia, attiva sui social con oltre 50.000 follower, dove condivide poesie e riflessioni.
Dragos Gheormescu è arrivato in Puglia dalla Romania da bambino, figlio di operai, con una formazione scolastica brillante e un lavoro in officina e nel pub locale. La sua amicizia con Tatiana era nota, ma resta da chiarire il reale rapporto tra i due negli ultimi giorni prima della scomparsa.
Il padre di Tatiana: “Il Natale più bello”
“E’ stato un regalo di Natale, l’abbiamo ritrovata sana e salva”. Così il padre di Tatiana Tramacere, ha commentato la notizia del ritrovamento della figlia. Nessun commento, al momento su Dragos Gheromescu, su cui sono in corso indagini al fine di delineare eventuali responsabilità nei fatti, “non dico niente, sarà la legge a fare il suo dovere”, ha detto l’uomo.