Nove anni dopo, è stato risolto il giallo della scomparsa di Momcilo “Momo” Bakal a Torino. I Carabinieri hanno arrestato un sessantaduenne di origine serba, con l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione e occultamento di cadavere. L’uomo è stato trasferito nel carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino.
Momcilo Bakal era un piccolo imprenditore bosniaco residente a Leinì, in provincia di Torino, che scomparve nel luglio del 2016 con la sua auto, senza lasciare tracce. Le ricerche, effettuate a suo tempo nelle zone limitrofe, non avevano sortito risultati. La svolta ci fu dopo il 2023, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie e ai riscontri della banca dati Dna per altri reati, che portarono gli investigatori a focalizzare l’attenzione sull’indagato.
Le nuove indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, hanno permesso di ricostruire i movimenti della vittima – e del suo presunto assassino – su un percorso che portava in un terreno in località Villaretto, non lontano dal luogo di lavoro e dall’abitazione dell’imprenditore, dove nell’estate del 2024 è stato trovato il corpo di Bakal.
La ricostruzione di quanto accaduto è stata possibile grazie a ulteriori accertamenti tecnico-scientifici. L’omicida avrebbe avvelenato la vittima e successivamente nascosto il corpo, simulando l’allontanamento volontario e facendone sparire anche l’auto. Il movente sarebbe da ricondurre a questioni economiche e disaccordi fra i due.