Il “segreto” di Cristian Molnar, 25 anni, ancora disperso dopo aver cercato di salvarsi assieme alle sue due amiche sul Natisone, forse è custodito nella “Forra” del fiume friuliano,
una di quelle profonde gole a pareti verticali e ravvicinate, tra le quali scorre un corso d’acqua, e dove i soccorritori ipotizzano che possa essere rimasto incastrato il corpo del ragazzo. Era lui che sembrava tenere in piedi quell’abbraccio disperato a tre, mentre l’acqua del fiume Natisone saliva vorticosamente, così veloce da non dare il tempo di raggiungere le sponde vicine.
Il legale della famiglia di Cristian: “Se soccorsi in tempo sarebbero vivi”
“Fa male, male, male”
“Sono arrivati anche i genitori di Cristian, fa male male male. E’ tutto molto difficile”. Lo ha scritto ieri su Facebook Michele De Sabata, sindaco di Premariacco (Udine) dove il Natisone ha travolto i tre ragazzi. Le operazioni di ricerca di Cristian non si sono interrotte: “38 pompieri, come ogni giorno un totale di 80 persone” impegnate nella ricerca. “Domani? Idem”, aggiunge il sindaco, che rivela: “Ho parlato con i sub, mi hanno confermato che la conformazione della forra del Natisone è così complessa che è molto difficile da ispezionare a 360 gradi senza rimetterci la loro stessa vita”.
“Non rinunciate a cercarlo: è vivo”, l’appello del fratello di Cristian
L’appello “no fai da te”
Un appello è stato lanciato dai Vigili perché “non vengano intraprese operazioni di ricerca non coordinate ed effettuate da personale non opportunamente addestrato. Tali operazioni potrebbero compromettere la sicurezza di quanti vi partecipassero e quella dei soccorritori che da più di una settimana lavorano in modo coordinato”, hanno concluso i Vvf friulani in una nota diffusa alla stampa.
Una folla commossa per l’ultimo saluto a Patrizia e Bianca, travolte dalla piena del Natisone
E torna la “Premiacco Beach”
E ad una settimana circa dalla tragedia sono tornati i primi bagnanti sulla “Premariacco Beach”, quella sorta di spiaggetta sul greto del Natisone, dove si erano sistemati i tre ragazzi, poi stretti nell’abbraccio mentre saliva la piena.
La presenza di qualche persona, giunta sul posto con il necessario per restare un pò di tempo distesa al sole – il posto è privo di qualunque servizio – ha suscitato la reazione indignata di molti cittadini che hanno trovato il fatto poco rispettoso nei confronti dei tre ragazzi morti.
Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha spiegato che “non esiste una specifica ordinanza di divieto”. Dunque, è un comportamento che “sta al buon senso delle persone, non penso ci siano altre parole da spendere”.
Restano le domande
Le domande ancora senza riposta, mentre emergono ogni giorno piccoli, nuovi dettagli sulla vicenda: quelle delle famiglie dei ragazzi, quelle delle indagini: quanti operatori del Nue, il numero unico per le emergenze, hanno parlato al telefono con Patrizia Cormos, 20 anni, inghiottita dal fiume Natisone a Premariacco in Friuli e ritrovata morta con l’amica Bianca Doros, 23enne?
Sarà, con ogni probabilità, uno dei prossimi passaggi dell’inchiesta aperta dalla procura di Udine per omicidio colposo e al momento senza indagati.
Vigile tenta di salvare ragazzi nel fiume Natisone