Il monolocale in centro a Perugia era affittato a suo nome da inizio mese. Dopo il mancato pagamento, il gestore dell’appartamento aveva provato a mettersi in contatto con il giovane senza riuscirci. Cercandolo sui motori di ricerca, aveva scoperto che si trattava di Andrea Prospero, lo studente abruzzese svanito nel nulla e che tutta la città cercava da sei giorni.
Quando polizia e vigili del fuoco sfondano la porta del monolocale, trovano il cadavere del 19enne sul letto accasciato sul computer. Accanto a lui alcune confezioni di medicinali. Saranno le indagini a chiarire se si sia trattato di un gesto volontario.
L’appartamento era in ordine, nessun segno di violenza sul corpo del giovane che indossava gli stessi indumenti con cui era uscito venerdì scorso dallo studentato del capoluogo umbro dove condivideva una stanza. Secondo i primi rilievi, il decesso potrebbe risalire ad alcuni giorni fa.
Sarà l’autopsia a fornire ulteriori elementi sulla morte dello studente di Lanciano iscritto al primo anno di informatica, da chiarire la provenienza dei farmaci e la presenza di quattro cellulari spenti nell’appartamento.