Il principale partito di opposizione in Turchia, il Chp, il Partito popolare repubblicano che fu di Atatürk, si è riunito per un Congresso straordinario ad Ankara, il 21esimo, dopo l’ondata di proteste innescata dall’arresto di Ekrem Imamoglu, rivale numero uno del presidente Recep Tayyip Erdogan e sindaco di Istanbul, ormai destituito dall’incarico. Dopo il congresso è attesa una manifestazione in segno di solidarietà con Imamoglu, candidato del Chp alle presidenziali previste per il 2028. Ad annunciarla nei giorni scorsi è stato il leader del partito, Özgür Özel, riconfermato alla guida della forza politica con 1.171 dei 1.276 voti validi, ha riferito Sozcu Tv, citando i risultati delle votazioni del precedente congresso.
Il caso Imamoglu ha innescato proteste antigovernative, che hanno portato in piazza centinaia di migliaia di persone, con una partecipazione mai vista da anni in Turchia, dove le autorità hanno comunque cercato di vietare le contestazioni. Il Chp ha annunciato proteste ogni settimana, a partire dalla prossima, continuando a sfidare le pressioni. Imamoglu e diversi collaboratori sono accusati di “corruzione” e sostegno al Pkk; addebiti che Imamoglu respinge. Il Chp considera il caso una manovra politica, per estromettere dalla corsa alla presidenza un temibile rivale di Erdogan, e ha chiesto elezioni anticipate.
Il Partito repubblicano è nel mirino di un’inchiesta anche per il Congresso del partito del 2023 e, tra le accuse, c’è quella di corruzione nei confronti di alcuni esponenti della stessa forza politica per votare e far votare il leader Özel; accuse respinte dal partito e da quest’ultimo, che a marzo ha annunciato il congresso straordinario per evitare il ‘commissariamento’.
Il leader Özel ha annunciato una massiccia campagna di raccolta firme per “manifestare sfiducia” al presidente Erdogan e chiedere elezioni presidenziali anticipate. “A partire da lunedì, inizieremo a raccogliere firme in ogni casa e in ogni strada del nostro Paese per dimostrare a Erdogan la più grande campagna di sfiducia (…). Siamo pronti a tenere le elezioni a giugno” ha detto Özel ai giornalisti. Il politico ha invitato Erdogan a competere con un candidato del Chp a giugno o, se questo non fosse possibile, all’inizio di novembre.
L’appello arriva al culmine dei dieci giorni di proteste che hanno attraversato tutto il Paese. “Entro novembre al più tardi, verrete ad affrontare il nostro candidato. Vi invitiamo a fare appello ancora una volta alla volontà del popolo, perché’ il più grande voto di sfiducia della storia si tradurrà in questo. Vi sfidiamo. Vogliamo il nostro candidato dalla nostra parte e le nostre urne davanti a noi” ha dichiarato Özel.