Arrestato con l’accusa di omicidio volontario Antonio Micarelli, la guardia giurata che, a inizio febbraio, sparò e uccise un ladro ventiquattrenne in fuga dall’abitazione di una vicina, in via Cassia, a Roma.
La fattispecie di reato
Per il gip non sarebbe stata legittima difesa. Ad eseguire l’ordine di custodia cautelare sono stati oggi i Carabinieri. Ad incastrare Antonio Micarelli sarebbe stato un video registrato dalle telecamere di sorveglianza.
La fattispecie di reato, che inizialmente era di tentato omicidio, è cambiata dopo la morte di uno degli autori del furto, Antonio Ciurciumel, cittadino romeno colpito alla testa da uno dei proiettili esplosi da Micarelli, 56 anni.
Il giovane era stato portato, già in gravissime condizioni, all’ospedale San Filippo Neri. Dopo l’operazione eseguita con urgenza dai medici, per Ciurciumel non c’è stato nulla da fare.
Cosa è successo in via Cassia
Stando alla ricostruzione, la guardia giurata avrebbe sparato circa dieci colpi, alcuni anche mentre i ladri, almeno 4, erano già in fuga. Gli uomini stavano rubando nello stabile accanto a quello dove vive vigilante, intervenuto perché insospettito dai rumori. Dopo aver tenuto ferma la proprietaria di casa, una 61enne, gli uomini stavano tentando di smurare la cassaforte e i complici della vittima non sono ancora stati identificati.
I residenti: “Hanno cercato di investire il vigilante due volte”
Nella trasmissione “Ore 14”, su Rai 2, sono state raccolte le testimonianze di alcuni residenti. “Hanno cercato di investirlo due volte, l’hanno puntato con la macchina, gli sono andati sotto con le spranghe, erano in quattro“, ha raccontato uno di loro. “Pensavamo a dei petardi, poi abbiamo visto una persona a terra, gli altri erano scappati“, ha detto un altro.