
Due ali di palloncini bianchi la accolgono. Li stringono tra le mani tanti giovani, coetanei di Matilde Baldi, morta a vent’anni, trascorsi cinque giorni di agonia dopo che, sull’autostrada Asti-Cuneo, una Porsche lanciata a 212 chilometri all’ora l’ha travolta, durante, ipotizza chi indaga, una gara di velocità con un’altra Porsche.
Al funerale, nella sua Montegrosso D’Asti, anche le foto con gli amici e compagni di scuola, il mazzo di fiori dei colleghi. Matilde studiava giurisprudenza e lavorava nel bar del centro commerciale Il borgo di Asti. C’è anche il manifesto del Comune, a un quarto d’ora in auto dal capoluogo di provincia. Una comunità in lutto stretta attorno alla famiglia della giovane.
L’incidente la sera dell’11 dicembre, mentre la giovane era in auto con la mamma Elvia. Stavano tornando a casa.
Gli automobilisti che erano alla guida delle due Porsche sono indagati dalla Procura di Asti, che procede per omicidio stradale. Si tratta di due piccoli imprenditori locali.
Quella sera Davide Bertello, 47 anni, alla vista dell’incidente, si dà alla fuga: va dalla polizia stradale dopo giorni per raccontare la sua versione. A tamponare violentemente la vettura di Matilde, Franco Vacchina, 60 anni.