Una bambina, di sette mesi, è morta dopo essere stata lanciata dalla madre in strada da un balcone a Misterbianco, nel Catanese verso le 13.30. La bambina era nata lo scorso settembre. Era la secondogenita di una coppia. Da quanto si apprende la madre in passato era stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio era in amministrazione di sostegno ed era seguita dal dipartimento di salute mentale dell’Asp di Catania.
La bambina è caduta sulla strada: soccorsa prima dai passanti e poi dai sanitari del 118, non è sopravvissuta alle lesioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato la madre e l’hanno portata in caserma. Un’altra ambulanza ha preso in carico il padre della piccola che ha avuto bisogno di cure mediche ed è stato portato anche lui in ospedale a Catania.
Secondo alcune fonti di stampa, la tragedia è avvenuta in via Marchese, al centro del comune etneo. La casa e la zona sono state interdette e sono al lavoro gli specialisti della scientifica per i rilievi. Gli inquirenti stanno ascoltando anche i testimoni e i vicini di casa per capire cosa sia successo. Sul posto si sta recando anche il sostituto procuratore di turno della procura di Catania.
Via Marchese 95, Misterbianco (CT) (google streetview)
I problemi psicologici
Aveva problemi psicologici, pare aggravati per una depressione post partum, e per questo era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale di Catania la quarantenne che ha ucciso la propria figlia di sette mesi lanciandola dal balcone di casa, al secondo piano di una palazzina di Misterbianco. La donna ha un altro figlio, un bambino di sette anni.