“Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004: eri nata velocemente e adesso hai deciso di andartene via di fretta. Voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori“. Sono le parole pronunciate dalla mamma di Matilde Lorenzi, Elena, nella chiesa di San Lorenzo di Giaveno dove si celebra il funerale per la giovane promessa dello sci italiano scomparsa a soli 19 anni in un incidente in allenamento in Alto Adige, sui ghiacciai della Val Senales.
“Eri riservata – ha proseguito la madre, rivolgendosi ancora alla figlia in chiesa – ti aprivi con calma, ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde”.
Il padre Adolfo è tornato a parlare del progetto per aumentare la sicurezza sulle piste, come fin dai primi momenti dopo l’incidente: ”Matilde ci ha chiamato a fare un duro lavoro, un lavoro che dovrà essere fatto da tutti insieme per questo busseremo a tutte le porte. Il progetto che porterò avanti la manterrà in vita per tutti noi”, ha aggiunto facendo riferimento alla raccolta fondi lanciata a ricordo della figlia per lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino”.
I funerali di Matilde Lorenzi, 31 ottobre 2024 (lapresse)
L’arrivo del feretro
Il feretro è stato accolto dai tanti riuniti davanti alla chiesa già colma.
In prima fila c’è la nonna materna di “Matildina”, come la chiamavano amici e parenti, nonna Rosina: “Il Signore ci ha portato via una meraviglia”, dice in lacrime. Amici, cittadini sono accorsi per rendere omaggio alla giovane atleta. Ci sono il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e la sottosegretaria alla Difesa con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari, Isabella Rauti, il sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi. I rappresentati dell’Esercito con cui Matilde era tesserata.
Su un cuscino, vicino alla bara, c’è il suo cappello da alpina. La mamma, il padre, i fratelli e il fidanzato della 19enne in lacrime si abbracciano davanti alla bara, su cui c’è un cuscino di rose rosse e bianche, prima che questa venga portata dentro la chiesa. Ci sono tanti giovani, molti con indosso la tuta delle diverse società sportive. Al braccio una fascia con il nome di Matilde. I funerali saranno celebrati da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Lutto cittadino nel paese che conta circa 17mila abitanti.
Funerali Matilde Lorenzi, l’arrivo del feretro, 31 ottobre 2024 (LaPresse)
La dinamica dell’incidente
La giovane torinese, cresciuta sportivamente al Sestriere, stava scendendo lungo la pista Grawand G1 in un tratto abbastanza pianeggiante quando – secondo quanto ricostruito – gli sci si sono divaricati e le lamine hanno perso contatto con il manto nevoso. Matilde Lorenzi è poi caduta sbattendo violentemente il volto sul terreno ghiacciato. A quel punto uno degli sci si è sganciato e la sciatrice è ruzzolata fuori pista.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli allenatori presenti oltre ai carabinieri del Centro di addestramento di Selva di Val Gardena, raggiunti poco dopo dai colleghi della Stazione di Senales che si sono occupati dei rilievi. La sciatrice è stata soccorsa e, una volta intubata dal personale sanitario arrivato sul posto in elicottero, trasportata in ospedale a Bolzano. Le condizioni della giovane originaria di Villarbasse sono parse subito serie.
I parametri di sicurezza del tracciato e dell’impianto di risalita, è stato accertato, sono stati rispettati così come le protezioni lungo la pista sono state poste in modo corretto. È stata perciò esclusa anche una eventuale responsabilità dei gestori dell’impianto di risalita. Non ci sono ipotesi di reato e non sarà quindi aperta nessuna indagine sull’accaduto. Pare quindi che si sia trattato di un incidente: un’ipotesi avvalorata anche dalle dichiarazioni dei testimoni oculari ascoltati dai carabinieri.
Il direttore dell’Arena Senales: “In quel punto non c’era nessun ostacolo”
Stefan Huetter, direttore marketing dell’Alpin Arena Senales dove Matilde Lorenzi ha subito l’infortunio che le è costato la vita, interviene a proposito della sicurezza degli impianti: “Posso dire che non c’era nessun ostacolo, Matilde si è infortunata sulla pista e poi è scivolata fuori dove c’era solo neve e non c’erano sassi, la parte ripida l’aveva già superata”.
Nel punto dove la sciatrice 19enne è uscita di pista non c’era la rete, ma per Huetter “in quel tratto della pista non serve perché è pianeggiante”.
Sempre per il direttore marketing, “i carabinieri della Val Senales e anche i soccorritori di Selva di Val Gardena hanno subito escluso una nostra responsabilità, poi anche i magistrati lo hanno confermato”.
Huetter conclude a proposito dell’arrivo dei soccorsi: “Non ero sul posto, quindi non posso dire nulla e non è compito mio, ma si era capito subito che (Matilde Lorenzi, Ndr) era molto grave”.
Matilde Lorenzi (Instagram)
La sorella: “Era il mio gigante buono, mi sosterrà ancora”
“È stata una sorella pazzesca. Me la ricorderò sempre con il suo sorriso e la sua determinazione. È il mio gigante buono: mi sosterrà e ci sosterrà in questo momento difficile”. Sono le parole di Lucrezia Lorenzi, sorella di Matilde, all’ingresso dell’ospedale San Maurizio di Bolzano.
“Voglio ricordarla felice e vincente sugli sci. Lo sci alpino era il nostro amore. Avevamo un forte legame: la sua anima è dentro la mia e saremo sempre insieme, condividevamo tante cose ed eravamo molto legate”, prosegue Lucrezia Lorenzi.
Quindi la sorella della sciatrice rivela: “Ho un sacco di idee e di progetti in testa per ricordarla. Parlerò con chi di dovere e faremo di sicuro qualche cosa per sensibilizzare tutti sul tema della sicurezza”.
“Sciare è come dipingere, si lascia sempre una traccia”
Le foto sul suo profilo Instagram ne raccontano le passioni: il mare, cucinare – soprattutto dolci per la sua famiglia – e leggere. “Il talento ce l’hai già subito, quando si è nati, poi si può coltivare, si può migliorare. Io penso di avere talento perché me lo hanno sempre detto fino da piccola. Si coltiva credendoci sempre e provandoci in continuazione”.
Questa le parole di Matilde tredicenne intervistata in una trasmissione di Raigulp. “Lo sci mi ha insegnato a competere, ad essere felice, a dare il meglio di me. Quando si vede una pista tanto ripida si pensa sempre ‘mamma mia la devo proprio fare’, poi invece si rivela una cosa divertente, perché sciare è sempre divertente. Si avvicina al dipingere, si lascia sempre una traccia. Da grande vorrei continuare la mia carriera sciistica ma anche fare la modella o qualcosa che sia riferita alla fotografia”.
L’atleta piemontese si è messa in luce nella passata stagione vincendo il titolo italiano assoluto e giovani in supergigante a Sarentino e, sempre l’anno scorso, si è classificata al sesto posto in discesa e all’ottavo in supergigante nei Mondiali juniores di Chatel, in Francia. Vanta un undicesimo posto in supergigante a St. Moritz nel dicembre 2023 come migliore piazzamento in Coppa Europa. Ha una sorella, Lucrezia, anche lei sciatrice.
Matilde Lorenzi avrebbe dovuto essere al lavoro sul Gigante in Svezia ma il troppo caldo aveva convinto lo staff tecnico a preferire prove veloci e, quindi, la Val Senales.
Matilde Lorenzi (Instagram)
Le piste della Val Senales, che si estendono dalla stazione a monte Grawand a 3.212 metri e le stazioni a monte delle seggiovie fino alla stazione a valle di Maso Corto ad oltre2.000 metri, attirano infatti moltissime squadre di sci per gli allenamenti, indispensabili in vista dell’imminente avvio della stagione agonistica. Oltre all’Italia A2, l’Alpin Arena Senales ha recentemente ospitato le squadre nazionali di Svezia, Svizzera, Slovenia e Croazia. Sul ghiacciaio si svolgono anche dei corsi di formazione e di aggiornamento per i maestri di sci.
Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro (Instagram)