
”Non ho ucciso Chiara Poggi” e anche se ”sono tranquillo, penso che a mano a mano si chiarirà tutto. Più che dire la verità non posso fare”. A ribadirlo in un’intervista rilasciata a ”10 Minuti”, condotto da Alessandro Sallusti su Retequattro, è Andrea Sempio. Il 37enne sta per affrontare il suo secondo Natale, dopo quello del 2016, da indagato per l’omicidio di Garlasco. ”Sta diventando un po’ una ricorrenza diciamo. Io lo passerò con la mia famiglia, cercheremo di passarlo il meglio possibile però ovviamente non si riesce tanto a distogliere la testa dal fatto che hai sempre questa tegola dietro”, dice Sempio, che nell’intervista parla della sua ”famiglia molto unita, non solo io con i miei genitori, ma anche ad esempio mio padre con le sue sorelle”, che ”quest’anno che si sono trovate in mezzo, per loro è stata molto più pesante”.
“Ho consegnato io alla dottoressa Albani, su sua esplicita richiesta, gli appunti raccolti nel corso della perizia da me svolta nel 2014 nel processo contro Alberto Stasi. Respingo quindi fermamente le accuse con cui in queste ultime settimane da alcune parti si è tentato di mettere in discussione il mio operato cercando così di screditare le conclusioni cui sono pervenuto nella perizia svolta su incarico della Corte d’Assise d’appello di Milano”. Lo afferma il professor Francesco De Stefano, annunciando di aver “conferito mandato all’avvocato Patrizio Rovelli affinché intraprenda ogni opportuna iniziativa anche di natura penale a tutela della mia onorabilità professionale e della mia immagine pubblica”. Già Ordinario di Medicina legale all’Università di Genova e presidente dei genetisti forensi, De Stefano fu nominato dalla Corte d’Assise d’Appello nel processo ‘bis’ sull’omicidio di Chiara Poggi a carico di Alberto Stasi, il fidanzato della giovane vittima che sta finendo di scontare una condanna definitiva a 16 anni. E sulla sua attività che si è basato i llavoro della genetista Denise Albani nella nuova inchiesta della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco che vede imputato Andrea Sempio, l’amico del fratello della vittima oggi 37enne. Negli ultimi giorni alcuni media hanno parlato della scomparsa di un verbale redatto a mano da De Stefano nel 2014 sulla presunta compatibilità di due tracce di Dna. Un particolare ritenuto da alcuni “grave”, dal momento che in seguito l’esperto aveva parlato di “Dna degradato e non comparabile”. Attraverso l’avvocato Rovelli, oggi arriva netta presa di posizione del professor De Stefano, che precisa: “Non c’è nessun giallo, non c’è nessun mistero”