Parla Alessandro Bondi, docente di diritto penale e crimonologia a Uniurb. Per sette anni il sodalizio criminale terrorizzò il Bolognese, la Romagna e le Marche: 23 morti, un centinaio di feriti, 102 azioni criminali.
Nel 1987 la prima azione, una rapina al casello della A-14 di Pesaro. Il 24 maggio del 1994 l’ultima, con l’omicidio di Ubaldo Paci, sempre a Pesaro. L’uomo, 52 anni, direttore di banca, fu freddato in strada davanti a decine di persone. Prima un colpo di pistola alle spalle, poi alla testa. L’assassino fuggì sulla Uno Bianca.
Dopo la cattura di Roberto Savi, il capo della banda, vennero fermati anche gli altri componenti del gruppo criminale: gli altri due fratelli Savi, Fabio e Alberto, e poi Pietro Gugliotta, Marino Occhipinti e Luca Vallicelli. Tutti poliziotti, tranne Fabio Savi. Le indagini che portarono alla cattura dei membri della banda furono coordinate dal magistrato Daniele Paci della Procura di Rimini.