A tre settimane dalle elezioni più importanti di questo lungo 2024 elettorale, quelle per la presidenza degli Stati Uniti, continua – e probabilmente sarà così fino al 5 novembre prossimo, l’Election Day – la serrata corsa testa a testa fra Donald Trump e Kamala Harris, rispettivamente candidati per il GOP (Grand Old Party) e per il Partito democratico, al posto dell’uscente Joe Biden. C’è grande attesa, oggi, per i comizi della vicepresidente in carica e dell’ex presidente nello Stato-chiave della Pennsylvania (forte dei suoi 19 grandi elettori in palio), dove entrambi lanceranno le loro ultime proposte per un match ormai contraddistinto dall’essere “estremamente serrato” fino all’ultimo.
Nella media nazionale, si assottiglia il vantaggio di Harris su Trump
Lo confermano quasi tutti i sondaggi e lo riferisce la CNN, precisando che l’ultima media delle rilevazioni demoscopiche nazionali (CNN Poll of Polls) non fa emergere un leader chiaro, con una media del 50% di potenziali elettori per Harris e il 47% a favore del tycoon.
È anche vero che, sempre a livello nazionale, secondo quanto emerge in particolare da due nuovi sondaggi, diminuisce il vantaggio di Harris su Trump: nel primo rilevamento, condotto da ABC News-Ipsos poll, il 50% dei probabili elettori afferma che voterà per la democratica e il 48% per il repubblicano. Il mese scorso lo stesso poll dava invece alla vicepresidente un vantaggio di 5 punti, il 51% al 46%.
Se si passa invece agli elettori effettivi, cioè quelli già registrati per il voto, il vantaggio di Kamala Harris, che un mese fa era sempre di 5 punti anche tra questo gruppo di elettori, è azzerato, con i due candidati che in parità, al 48%. Il secondo sondaggio registra una diminuzione meno drastica del vantaggio di Harris: secondo CBS News-YouGov, la democratica ora ha tre punti di vantaggio su Trump, con il 51% contro il 48%, con una flessione minima rispetto ai 4 punti di un mese fa. E sarebbe in vantaggio, seppur di poco, con il 51% contro il 49%, anche nei sette Stati-chiave (Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Arizona e Nevada).
Donald Trump durante un comizio a Coachella (ap)
Attesa per i comizi in Pennsylvania
Ed ecco quindi che si torna in Pennsylvania, Stato-chiave per eccellenza, quello nel quale i due staff stanno concentrando il grosso delle risorse e dove si terranno più comizi da qui al 5 novembre. Tra qualche ora, Harris terrà un discorso a Erie, mentre Trump ospiterà un’assemblea cittadina nella periferia di Philadelphia. Sempre secondo la CNN, a riprova della posta in gioco in Pennsylvania, questo prezioso bacino di voti rappresenta oltre il 20% di tutta la spesa pubblicitaria di entrambi i candidati, da quando Biden si è ritirato (a luglio), con i democratici che finora hanno speso più dei repubblicani – nell’ottica di un recupero dello svantaggio accumulato.
I partiti stanno anche piazzando scommesse diverse sui principali mercati dei media per la volata finale alla Casa Bianca: i democratici investono più soldi a Philadelphia mentre i repubblicani puntano maggiormente su Pittsburgh. Nel frattempo, prosegue l’impegno anche dei due candidati alla vicepresidenza, Tim Walz e JD Vance, che stanno facendo campagna in altri Stati: il governatore del Minnesota, che affianca Harris, fa tappa in Wisconsin, mentre i democratici hanno lanciato un tour in autobus negli Stati del Blue Wall (vale a dire California, Oregon, Washington, Minnesota, Wisconsin, Michigan, Illinois, Maine, New Hampshire, Vermont, New York, New Jersey, Pennsylvania, Connecticut, Delaware, Maryland, Massachusetts, Washington DC: gli Stati che, ad eccezione del 2016 in alcuni casi, hanno sempre votato per i dem dal 1992 al 2020). Nelle stesse ore, il senatore Vance, che diventerà il vice di Trump se l’ex presidente tornerà alla Casa Bianca, sta attraversando Minnesota, Illinois e Iowa.
Comizio di Kamala Harris a Milwaukee – 23 luglio 2024 (AFP)
I punti di forza di Trump, tra migranti ed economia. Harris punta sull’elettorato afroamericano
Nel dettaglio, i sondaggi mostrano come uno dei principali punti di forza dell’ex presidente sia la politica del pugno di ferro sui migranti, con 10 punti di vantaggio su Harris per la gestione del dossier. Il rilevamento Abcnews-Ispsos mostra come il 56% degli americani sia favorevole a deportare tutti i migranti senza documenti, come Trump promette di fare. Si tratta di un 20% in più rispetto a otto anni fa, ai tempi della prima campagna del tycoon già impostata alla violenta retorica anti-immigrati. Anche sul fronte dell’economia, Trump sembra essere più al sicuro di Harris: secondo il poll ABC News, tra il 59% degli americani convinti che l’economia stia peggiorando, il 74% ritiene che la ricetta di Trump sia migliore, mentre appena il 21% si fida di Harris. Infine c’è la questione del voto delle minoranze, tra le quali Harris sembra raccogliere un sostegno inferiore di quello di Biden nel 2020: un recente sondaggio New York Times-Siena College mostra che il 57% degli elettori ispanici intende votare per la democratica, contro il 37% orientato verso Trump. Uno scarto consistente ma che va consolidato ulteriormente, quattro anni fa Biden vinse anche grazie al sostegno del 62% dell’elettorato ispanico. Stesso discorso per il voto afroamericano, che pur rimanendo massicciamente in favore dei dem (Obama ha tenuto diversi comizi per Harris in Pennsylvania per sostenerla), registra un certo miglioramento delle posizioni di Trump, che ora tra gli elettori afroamericani ha il 15%, sei punti in più rispetto a quattro anni fa.
Anche in questo senso, si spiegano la serie di eventi elettorali e proposte politiche rivolte agli uomini neri, una parte di elettorato dove Harris pare non riscuotere un particolare appeal, come riporta Politico. Tra queste iniziative, un milione di dollari in prestiti alle piccole e medie imprese, programmi di formazione e training per inserirsi nei settori “ad alta domanda” e un progetto incentrato su problemi di salute che colpiscono di più queste fasce di popolazione. Domani a Detroit registrerà anche un’intervista con Charlamagne tha God, co-conduttore del popolare programma Breakfast Club. E la sua campagna ha annunciato una serie di eventi con atleti famosi questa settimana a Charlotte, Detroit, Atlanta e Filadelfia.