Dopo il vortice ciclonico che nei giorni scorsi ha dispensato maltempo e neve anche a bassa quota soprattutto al Centro-Sud, il freddo non molla la presa. Dall’Abruzzo alle Marche all’Emilia-Romagna il manto nevoso ha raggiunto anche il metro.
Nonostante un meteo stabile e in gran parte soleggiato, le colonnine di mercurio sono scese anche sotto lo zero, con gelate diffuse al Nord e temperature sotto la media sia in pianura che in montagna.
L’ondata di freddo in Europa
L’Europa orientale e settentrionale è interessata da un’intensa ondata di freddo di natura artica ma le temperature rimangono lontane dai valori record per il periodo. Il grande freddo, che torna sulla Russia dopo un inverno anonimo, si spingerà in settimana verso sud e nell’area attorno al Mar Nero si prevede che i valori di temperatura possano portarsi verso quelli record. Neve e freddo intenso raggiungeranno inoltre la Turchia e il Medio Oriente, mentre l’Italia rimarrà ai margini di questa irruzione, con temperature più contenute rispetto alle zone maggiormente interessate.
Le temperature minime ci ricordano che siamo ancora in pieno inverno. Le correnti provenienti da est-nord-est sono molto fredde visto che nei vicini Balcani è in corso una vera e propria ondata di gelo con valori sottozero anche in pieno giorno. Quanto durerà questa ondata di freddo? In Italia fino a mercoledì, ma a fine febbraio è possibile un’ultima irruzione di aria fredda dal Polo Nord.
Le temperature più basse si sono registrate tra il Veneto e l’Emilia-Romagna: -3 a Udine, – 2 a Modena e Padova, – 1 a Bologna ma sulle Dolomiti, a San Martino di Castrozza, la colonnina è scesa anche a – 11°C.
La causa del perdurare delle temperature fredde è la presenza dell’ondata polare che, dai Balcani, dalla Grecia e dalla Turchia fino al Libano e addirittura in Egitto, sta lambendo anche l’Italia. Un’ondata gelida che ci sfiora soltanto ma che è una delle più forti ondate polari degli ultimi 20 anni.