“A sole ventiquattr’ore dall’annuncio la nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale del Teatro La Fenice si registrano disdette da parte di abbonati storici, un danno non solo economico per il Teatro, ma, soprattutto, d’immagine e di credibilità”. Lo hanno scritto gli orchestrali del teatro veneziano in una lettera al sovrintendente Nicola Colabianchi in cui chiedono la revoca della della Maestra alla direzione musicale del teatro. Una nomina, aggiungono i Professori d’orchestra, che: “non garantisce né qualità artistica né prestigio internazionale”.
Teatro La Fenice Venezia (ansa)
“La nostra contrarietà alla nomina di Beatrice Venezi deriva esclusivamente dal profilo professionale del direttore musicale designato. Il direttore Venezi non ha mai diretto né un titolo d’opera né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice. Il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di direttore musicale di questo Teatro. Venezi non ha mai diretto nei principali teatri d’opera internazionali, né il suo nome compare nei cartelloni dei più importanti festival del panorama musicale mondiale” ricordano i musicisti.

Beatrice Venezi (Ansa)
26/09/2025
La lettera è la risposta alla comunicazione con la quale il sovrintendente si scusava con i dipendenti del teatro per aver proceduto a una nomina senza concordarla e nemmeno discuterla con nessuno, nonostante avesse pubblicamente promesso di farlo. Colabianchi tentava di ridimensionare così il ruolo di Beatrice Venezi: “Prevede la direzione di un grande evento, tre concerti e due opere a stagione. Questo cosa significa in termini pratici? Significa che la stragrande maggioranza della nostra attività vedrà sul podio, come sempre, direttori di fama internazionale e di diverso orientamento stilistico”.

Beatrice Venezi (Ansa)
26/09/2025
“Lei – è la replica dell’orchestra- fa riferimento a un presunto ‘progetto artistico’ alla base di questa scelta: eppure, da quando ha assunto l’incarico, ormai sei mesi fa, non è mai emersa alcuna linea artistica chiara, coerente o condivisa”. Non solo. “Alla luce di quanto accaduto, appare evidente che il rapporto di fiducia tra l’Orchestra e il Sovrintendente sia ormai irrimediabilmente compromesso. Non riusciamo a riconoscere in lei la guida del nostro Teatro” , parola degli orchestrali.