Nato a Roma nel 2002, da papà napoletano e mamma italo tedesca, Edoardo Bove, è cresciuto calcisticamente nella società romana Boreale, prima di entrare nelle giovanili della squadra giallorossa. Oltre al calcio, da bambino, ha praticato anche il tennis.
Uno dei suoi migliori amici è il tennista Flavio Cobolli: entrambi hanno frequentato le giovanili della Roma per poi dividersi sportivamente ma rimanendo molto legati tra loro al punto da fare il tifo l’uno per l’altro nei rispettivi sport. Lo stesso Bove era considerato un talento anche nel mondo del tennis, arrivando ad attirare le attenzioni della Bellettieri Accademy.
Non ha mai trascurato gli studi: parla correntemente tre lingue e, dopo il diploma con il massimo dei voti all’istituto Giovanni Paolo II, si è iscritto alla facoltà di Economia e Management alla Luiss. Le foto postate sul suo profilo Instagram raccontano la vita e le passioni di un ragazzo della sua età: la maglia giallorossa, poi quella viola, dal Cupolone a Ponte Vecchio, l’amore per la fidanzata Martina, i viaggi.
La maglia giallorossa e la maglia viola
Calcisticamente, nasce con la Roma. Allenato prima da De Rossi padre, poi da De Rossi figlio dirà che Daniele è il suo idolo assoluto. Durante la sua seconda stagione, il tecnico José Mourinho lo ha definito un “cane malato” per la sua intensità e la sua aggressività in campo, un soprannome che è divenuto rapidamente popolare tra i tifosi.
Il suo esordio in maglia giallorossa in Serie A arriva il 9 maggio 2021 contro il Crotone. Il suo primo gol il 19 febbraio 2022 contro il Verona, partita finita poi con un pareggio, 2-2. Quindi il passaggio alla Fiorentina, alla quale viene ceduto il 30 agosto 2024 con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Con la viola segna il suo primo gol il 27 ottobre proprio contro la Roma, senza esultare.
Che cosa è successo in campo
Il primo dicembre durante la partita tra Fiorentina e Inter, Bove si è accasciato sul campo al 16° minuto del primo tempo, accusando un malore improvviso. Soccorso immediatamente dallo staff medico, è stato trasportato in barella fuori dal campo e successivamente ricoverato all’Ospedale Careggi di Firenze. Le sue condizioni, secondo i primi aggiornamenti, sono stabili: il calciatore è cosciente e respira autonomamente, ma si attendono ulteriori accertamenti per capire le cause dell’accaduto.
Tra i primi a prestargli soccorso “l’ex avversario” Danilo Cataldi, ex della Lazio, adesso suo compagno di squadra. È stato lui a mettergli la mano in bocca per spostare la lingua ed evitare così il blocco delle vie aeree. Con lui anche Gosens, mentre il resto dei giocatori viola e nerazzurri avevano le lacrime agli occhi, si mettevano le mani nei capelli, il volto disperato. Poi la corsa in ospedale e il via vai incessante della squadra e dei tifosi.
A Careggi sono arrivati il ds viola Pradè, il dg viola Ferrari e poi Palladino e i compagni di squadra. Nel frattempo la famiglia è stata sommersa da una pioggia di messaggi di sostegno fra questi il presidente viola Rocco Commisso (”Forza Edoardo siamo con te, sei un ragazzo forte con un grande carattere”) che da subito è stato in contatto da NewYork con i propri collaboratori. Poi i messaggi da colleghi, da Dimarco a Lukaku, e dei vari club. I tifosi lo hanno omaggiato con un grande striscione affisso sul muro del pronto soccorso: ‘Forza Edoardo, Firenze è con te’.