“La nostra battaglia non è contro il popolo palestinese o il popolo libanese, ma contro Hamas e Hezbollah. Israele non ha alcun interesse in una guerra totale” ha detto, nel corso delle celebrazioni del 7 ottobre della Comunità Ebraica di Roma, l’ambasciatore designato d’Israele in Italia, Jonathan Peled.
“È importante capire che l’alternativa a una soluzione diplomatica è l’espansione della guerra. Israele preferisce ovviamente la soluzione diplomatica. E spera che la Comunità internazionale colga l’occasione creata, per esercitare ora tutta la pressione possibile per il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani, come previsto dalla risoluzione 1701. Il mondo – ha detto ancora l’ambasciatore israeliano – deve incrementare le sanzioni all’Iran, per impedire che ottenga armi nucleari e per porre fine al suo sostegno alle organizzazioni terroristiche”.
“Non possiamo permetterci di perdere questa guerra, ed è per questo che la vinceremo. C’è in ballo qualcosa di molto più importante dell’approvazione altrui. La nostra stessa esistenza. Non sempre questo viene compreso” ha concluso l’ambasciatore Peled.