“Siamo stati molto chiari, con il sostegno dei nostri partner europei: la Groenlandia è parte del nostro territorio e non è in vendita”: torna a usare parole dirette e chiare, la premier danese Mette Frederiksen arrivando all’informale difesa a Bruxelles. “Tutti gli Stati devono rispettare la sovranità degli altri Stati: se il tema è la sicurezza nella regione artica, si può trovare un’intesa con gli Usa, con una loro maggiore presenza in Groenlandia”, ha poi aggiunto, aprendo, la premier di Copenaghen, precisando che “la Danimarca è pronta a fare di più e anche la Nato”.
“Abbiamo combattuto fianco a fianco con gli americani per molti decenni – ha proseguito Mette Frederiksen – e siamo uno degli alleati più importanti e affidabili degli Stati Uniti. Non possiamo accettare che si dica che la Danimarca sia un cattivo alleato. Non lo siamo stati, non lo siamo e non lo saremo in futuro”. Il riferimento del primo ministro danese, all’uscita dal vertice pre-Consiglio del Partito socialista europeo, è alla frase del vicepresidente Usa, JD Vance, che aveva bollato la Danimarca “non un buon alleato”.
Il presidente francese Emmanuel Macron cammina accanto al primo ministro danese Mette Frederiksen (sinistra) e alla vicepresidente della Commissione europea Kaja Kalla (centro) prima dell’inizio della tavola rotonda al ritiro informale dei leader dell’UE al Palais d’Egmont a Bruxelles (AFP)
Frederiksen ha elencato i motivi per cui non ha preso bene le parole del vice di Trump: “Abbiamo sacrificato molti dei nostri giovani uomini e donne in missioni militari. Abbiamo raddoppiato il nostro budget per la difesa da quando sono primo ministro e recentemente abbiamo firmato un accordo di difesa bilaterale con gli Stati Uniti. Quindi non accetto che si metta in discussione la nostra lealtà” ha aggiunto Frederiksen.
E, a proposito dell’Alleanza Atlantica, il segretario generale Mark Rutte, arrivando al vertice informale sulla difesa dell’Ue, ha chiarito: “Abbiamo avuto buone discussioni con la Danimarca e con gli altri alleati della Nato, e siamo d’accordo che Trump ha totalmente ragione sull’Artico quando dice che dobbiamo fare di più per la nostra sicurezza collettiva”. “Non c’è solo la Groenlandia, ma anche l’Islanda, la Finlandia, la Svezia, la Norvegia, il Canada e gli stessi Stati Uniti” ha sottolineato Rutte.
Alle parole della premier danese ha fatto eco anche il primo ministro polacco, Donald Tusk: “Quello che ho promesso ai nostri amici danesi è che sicuramente saremo uniti. Questo è forse il primo test così serio sulla nostra solidarietà e unità in un contesto molto strano, perché è la prima volta che ci troviamo di fronte a un problema tra gli alleati”. Il capo del governo di Varsavia lo ha detto giungendo al Palais d’Egmont, in merito alla questione della Groenlandia. “A volte – ha ammesso Tusk – mi sento un po’ sorpreso ma, sapete, in politica tutto è possibile”.