Resta al centro di un acceso dibattito la delibera con la quale il consiglio d’istituto della Iqbal Masih- scuola situata a Pioltello, in provincia di Milano- ha stabilito la chiusura delle aule per il 10 aprile, giorno della festa che chiude il Ramadan. Oggi, l’ufficio scolastico regionale della Lombardia ha riscontrato delle “irregolarità” nella delibera, mentre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha sottolineato come i risultati formativi registrati nell’ambito della scuola siano “enormemente inferiori” rispetto a quelli della media lombarda.
“Dobbiamo far sì che scuole così complesse abbiano la possibilità di garantire un futuro di eccellenza a tutti i giovani, che siano immigrati o che siano italiani” ha spiegato il ministro, denunciando di aver ricevuto “quasi quotidianamente minacce di morte, insulti e minacce varie. Voglio sottolineare che le minacce di morte e gli insulti non appartengono alla civiltà”. In ogni caso, ha ricordato, a decidere è “l’ufficio scolastico, in totale autonomia: io ho posto un problema di rispetto della legge, della legalità e delle regole“.
Il parere dell’ufficio scolastico non si è fatto attendere. “Sulla base delle risultanze dell’accertamento ispettivo disposto dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – ha spiegato in una nota – sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto“. Di conseguenza “il direttore generale dello stesso ufficio ha invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia”. In altre parole, l’invito alla scuola è di tornare sui propri passi e lasciare aperte le aule il prossimo 10 aprile.
Ad alimentare la polemica politica è giunta poi la dichiarazione della deputata dem Bakkali: “E’ veramente sconcertante e di cattivo gusto che il ministro dell’Istruzione snoccioli i dati relativi al livello di competenza di un istituto per prendersela con gli studenti stranieri e portare avanti la campagna islamofoba che la Lega sta imponendo al governo”. Il 16 marzo scorso la Lega aveva aperto la discussione sul caso parlando di “deriva inaccettabile” attraverso l’eurodeputata Silvia Sardone.
Un tentativo di conciliazione è arrivato dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini: la chiusura delle aule decisa dal consiglio della Iqbal Masih “è un legittimo provvedimento della scuola” e che “una delle cose più importanti della vita è la religione“.