Non una revisione del catasto, è stato chiarito a più voci nel governo, ma l’applicazione di misure esistenti e non pienamente attuate: il censimento degli immobili catastali e l’adeguamento degli estimi per quelli che hanno usufruito del Superbonus 110%, come previsto dall’ultima legge di Bilancio. L’operazione verità del Tesoro sulle case fantasma e sulle ristrutturazioni deve ancora prendere corpo e quantificarne gli effetti non sarà cosa semplice. Tuttavia, nell’ipotesi di un innalzamento di classe catastale, il rischio potrebbe essere anche di rincari a due cifre dei valori sui quali si calcolano le imposte. L’azione del governo mira ad applicare due misure già esistenti, ma finora poco attuate. La prima è il censimento delle cosiddette “case fantasma”, finora sconosciute al fisco, grazie anche a foto aeree. La seconda misura è l’obbligo di presentare l’aggiornamento del catasto dei fabbricati (con il cosiddetto modello Docfa) entro 30 giorni dalla fine di lavori – beneficiari o meno di bonus – che varino lo stato dell’immobile.
Continua a Leggere
© 2024 Specchio Italiano. Tutti i diritti riservati.