Via libera del consiglio dei Ministri al contratto di servizio Rai per il quinquennio 2023-2028. Spiccano lo sviluppo delle trasmissioni in Lis (la lingua italiana dei segni) e la promozione del Terzo settore.
“Il consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha deliberato l’approvazione del contratto nazionale di servizio tra il Ministero e la Rai, per il periodo 2023-2028”, rende noto il comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione, spiegando che il nuovo contratto “contiene, tra l’altro, una regolamentazione specifica in materia di ‘inclusione sociale e culturale’, con obiettivi tesi allo sviluppo dei servizi e delle trasmissioni nel linguaggio dei segni (Lis) e alla promozione e realizzazione, anche con nuovi format, della cultura della sussidiarietà e del terzo settore”.
“L’approvazione – precisa la nota -fa seguito alla delibera con la quale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato le linee-guida per il quinquennio 2023-2028. Sulla base di queste, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha predisposto lo schema di contratto, che ha ricevuto il parere favorevole, con alcune condizioni, della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi”.
Via libera alle modifiche del Codice comunicazioni elettroniche, Urso: “L’Italia recupera il ritardo”
“Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (Ue) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che modifica il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante il Codice delle comunicazioni elettroniche”. Lo rende noto il comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione.
“Finalmente l’Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali. Le misure approvate oggi dal Cdm, che semplificano le attività per le opere infrastrutturali di rete e che danno seguito alla previsione dell’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, rappresentano una svolta importante per lo sviluppo del Paese: sarà infatti migliorata la connettività sul territorio, garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini, consentendo inoltre alle imprese di diventare più competitive. L’avevamo detto e l’abbiamo fatto. Questo è il governo del fare” dichiara il ministro Urso.
Taurianova capitale italiana del libro 2024
Su proposta del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Cdm ha deliberato di assegnare il titolo di Capitale italiana del libro, per l’anno 2024, alla città di Taurianova (RC), ai sensi dell’articolo 4 della legge 13 febbraio 2020, n. 15.
L’assegnazione del titolo di Capitale italiana del libro alla città in provincia di Reggio Calabria, si legge nella nota di Palazzo Chigi, “avviene, sulla base della unanime decisione della giuria, poiché ‘la proposta rappresenta un miglioramento dell’offerta culturale che si concretizza in un cambiamento significativo, anche nel lungo periodo, in quanto mira all’inclusione sociale con l’utilizzo delle nuove tecnologie e il coinvolgimento dei giovani e delle categorie a rischio di marginalizzazione, diffondendo l’abitudine alla lettura e valorizzando l’immagine sociale del libro. In particolare, il progetto è risultato convincente anche in ragione del contesto storico e geografico, in quanto può costituire un laboratorio di pedagogia, di riscatto culturale, civile e sociale'”.
L’Aquila Capitale italiana della cultura 2026
“Vista l’intesa raggiunta in Conferenza unificata, il Consiglio dei ministri ha deliberato il conferimento al Comune dell’Aquila del titolo di ”Capitale italiana della cultura” per l’anno 2026″.
Prorogato lo stato di emergenza per Emilia Romagna, Umbria e Marche
Il governo ha deliberato, su proposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, la proroga di ulteriori 12 mesi dello stato di emergenza, in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1 maggio 2023, hanno colpito in Emilia Romagna il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena e di quelle verificatesi a partire dal 16 maggio 2023 nel territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna, di Forlì-Cesena e di Rimini. Richiesta che non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ma è finalizzata a consentire l’attuazione delle misure necessarie al superamento della situazione emergenziale.
Viene prorogato di ulteriori 12 mesi, al fine di garantire la copertura dei contributi di autonoma sistemazione ai cittadini che non sono ancora rientrati nelle proprie abitazioni, anche lo stato di emergenza in Umbria conseguente agli eventi sismici del 9 marzo 2023, nel territorio dell’intero Comune di Umbertide, in provincia di Perugia, della frazione di Sant’Orfeto del Comune di Perugia, della parte centro-nord del Comune di Perugia, e della parte ovest del Comune di Gubbio.
Proroga di 12 mesi dello stato di emergenza, infine, nella Marche, nei territori dei Comuni di Ancona, Fano e Pesaro. La proroga serve a consentire la prosecuzione e il completamento delle attività ancora in itinere del piano degli interventi urgenti, a seguito degli eventi sismici del 9 novembre 2022.
Sì alla ratifica della Convenzione di estradizione Italia-Algeria
L’introduzione e la disciplina dell’estradizione semplificata e quella temporanea, “istituti divenuti patrimonio della maggior parte degli accordi in questa materia, nonché l’arresto provvisorio per fini estradizionali”: è previsto nella Convenzione di estradizione tra Italia e Algeria, su cui il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di ratifica, su proposta del ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani.
“La Convenzione – spiega la nota di Palazzo Chigi – impegna gli Stati contraenti all’estradizione reciproca, sia se di natura processuale, cioè fondata su misure cautelari, sia se di natura esecutiva, quindi basata su decisioni passate in giudicato. Inoltre, disciplina i fatti-reato che ne delimitano l’ambito di operatività, le modalità di trasmissione della domanda di estradizione e della sua esecuzione e i casi di rifiuto”.